sabato 18 agosto 2012

Google dichiara guerra alla pirateria online(clicca per leggere)



"Da quando Google vende film e musica ha a cuore il diritto d'autore" Stop ai pirati - La grande guerra tra le major del cinema e della musica e i pirati elettronici, che copiano e distribuiscono sul web opere protette dal diritto d'autore in quantità industriale, è ancora lontana dalla sua fine. Ma il business dell'entertainment ha adesso un grande alleato: Google. Il gigante delle ricerche, infatti, ha annunciato di aver inserito un nuovo criterio di valutazione nel suo algoritmo che classifica l'enorme web decidendo chi sale e chi scende in classifica quando un utente inserisce le sue chiavi di ricerca.

Copy Rank - Google infatti, con un post sul blog ufficiale di Search, ha annunciato che d'ora in poi i siti con numerose e costanti richieste di rimozione di contenuti per violazione del copyright saranno penalizzati rispetto agli altri "puliti". Google afferma di essere ora in grado di combattere la pirateria grazie all'aumento delle segnalazioni: negli ultimi 30 giorni ne ha ricevute 4,3 milioni. Siamo di fronte alla nascita di una sorta di "Copy Rank", un Page Rank dedicato alla classificazione dei siti in base al loro rispetto del diritto d'autore.

Google ci guadagna - Oltre all'aumento delle segnalazioni, però, c'è anche un motivo tutto economico e commerciale dietro questo clamoroso dietro front di Google che, in passato, aveva tentato di resistere alle pretese dell'industria cinematografica e musicale. Procurandosi anche qualche guaio giudiziario. Google, da qualche mese a questa parte, infatti, ha iniziato a far sul serio - ma non ancora in Italia - con il suo Play, lo store in cui vende anche musica e film. Avere un web pieno zeppo di contenuti illegali e gratuiti, quindi, non fa certo bene agli affari di nessuno. Google compresa.

Servirà? - Non è detto, però, che l'ultima mossa di Google serva realmente a qualcosa. Abbassare il ranking dei siti pirata, infatti, potrebbe non bastare visto che questi siti vengono raggiunti dagli utenti immettendo chiavi di ricerca abbastanza specifiche. E di per sé già "pirata". Un utente che cerca un torrent di un film, infatti, cerca il nome del film e la parola "torrent", se cerca una canzone scrive "mp3". A meno che Google non metta un filtro alle parole che noi cerchiamo, quindi, chi vuol trovare trova lo stesso. Che poi il sito che spaccia torrent sia sbattuto molto più in basso rispetto a un sito di recensioni cinematografiche o musicali poco importa: se voglio una recensione di una canzone cerco le parole "canzone recensione" e non "canzone mp3" o "canzone torrent"...

L'altra faccia della medaglia - Dall'altro lato, però, questo aggiornamento dell'algoritmo potrebbe avere un risvolto assai poco positivo. Vi faccio un esempio personale, che mi è capitato qualche anno fa. Avevo visto su un programma di Mediaset un video contenente delle informazioni a mio avviso del tutto distorte e fuorvianti. Ho montato un altro video, prendendo parti dell'originale e commentandolo con altri contenuti prodotti da me per un totale di circa un minuto "copiato" su sei minuti totali. Ho pubblicato il mio video sul mio blog e ho ottenuto molte condivisioni e apprezzamenti per aver ristabilito la verità dei fatti. Dopo qualche settimana mi arriva una segnalazione su YouTube: Mediset e RTI lamentavano la violazione del diritto d'autore per quel video. Ho compilato il modulo di risposta spiegando che sono un giornalista e ho fatto solo il mio mestiere, usando appena un minuto di Mediaset sui sei totali. Non è servito a nulla, ho dovuto rimuovere il video per non farmi bloccare l'account YouTube. Bene, come si comporterà il nuovo algoritmo di Google in questi casi? (sp)

Dieci trucchi per contenere la spesa in tempi di crisi (clicca per leggere)

Se vogliamo trovare un effetto positivo della crisi economica, è la tendenza sempre più diffusa degli italiani a contenere gli sprechi alimentari. A casa o in vacanza, si fa più attenzione a quello che si mette nel carrello della spesa, si tengono da parte gli avanzi della cena per la "schiscetta" del giorno dopo e ci si pensa due volte prima di buttare in pattumiera un frutto appena ammaccato. Ciò nonostante, in Italia vanno sprecate ogni anno 10 milioni di tonnellate di cibo, quanto basterebbe per garantire l'alimentazione di 44 milioni di persone. Dopo avervi suggerito alcuni trucchi per conservare frutta e verdura anche alle alte temperature estive, prendiamo spunto da un pratico decalogo fornito da Coldiretti per risparmiare fino al 50% sulla spesa, senza rinunciare a qualche sfizio ma semplicemente prestando attenzione a come si compra (e cosa si ha nel frigo). Mini-guida per consumatori intelligenti 1- Pianifica i pasti, pianifica la spesa. Potrà sembrare forse un po' eccessivo, ma farsi un'idea di quello che si intende consumare durante la settimana servirà a evitare sprechi di cibo e a scegliere il supermercato o il negozio con l'offerta più adatta alle nostre esigenze. Avete in mente una cena a base di pesce? Tenete d'occhio il pescato del giorno il pescheria. Quasi in partenza per le ferie? Evitate di riempire il frigorifero di yogurt e affettati che potreste non far in tempo a finire prima di chiuder casa. 2- Scegli prodotti locali e di stagione. Oltre a incidere pesantemente in termini di costi ambientali, il trasporto del cibo da un capo all'altro dello Stivale (e del mondo) si fa sentire sulle nostre tasche: tutta colpa del caro-carburante (scopri come risparmiare sulla benzina). Secondo Coldiretti un pasto medio percorre, prima di approdare sulla nostra tavola, 1900 chilometri su strada, in aereo o in nave. Il risultato? Un vero salasso per una merce già in parte deperita che durerà meno a lungo. Acquistare prodotti a chilometro zero ci garantirà cibi più sani e durevoli. 3- Prediligi i prodotti sfusi. Comperare un pacco di carote già ordinatamente riposte in una vaschetta di polistirolo ti farà spendere in media il 30% in più rispetto alle stesse carote acquistate sfuse. Armati di pazienza allora e opta per i sacchetti fai-da-te. 4- Vai direttamente alla fonte. Perché andare sempre al supermercato quando puoi raggiungere, spesso non lontano da casa, aziende agricole certificate e competitive per qualità e prezzi? Sul territorio italiano sono presenti 5683 punti Campagna Amica per la vendita diretta di prodotti agricoli. Per conoscere quelli più vicini a casa tua o quelli specifici per i diversi prodotti alimentari clicca qui. 5- Sviluppa il pollice verde. C'è chi è più o meno portato per il giardinaggio, ma con le sementi o le piantine già pronte è ormai molto semplice coltivare in giardino - o sul balcone - pomodori, erbe aromatiche, peperoncini e ortaggi che un tempo si vedevano solo in aperta campagna. Non dovrai così acquistarli al supermercato (e sarai sicuro di non averli innaffiati di pesticidi). 6- Prepara cibi fatti in casa. Impastare una forma di pane nella tua cucina richiede solo un po' di allenamento ma garantisce risparmi notevoli (diverse centinaia di euro all'anno, a seconda del consumo di pane per nucleo famigliare), senza contare che i panini home-made dureranno più a lungo. Puoi sbizzarrirti e provare a realizzare da solo anche yogurt, torte, marmellate e conserve di frutta e verdura. 7- Non sprecare. Ovvero, verifica le etichette prima di infilare un prodotto nel carrello, e utilizza gli avanzi per preparare piatti di recupero: polpette, frittate, torte salate. I classici piatti poveri che fanno sempre un figurone. 8- Acquista in gruppo. Entra a far parte di un gruppo di acquisto solidale (Gas) per acquistare maggiori quantità di prodotti a prezzi convenienti, oppure formane uno tu stesso coinvolgendo amici e parenti. 9- Riscopri le ricette della nonna. Quando anche la carne era un lusso si prediligevano tagli meno conosciuti e più economici con cui preparare bolliti, ragù, stracotti... non solo filetto, noce e scamone, quindi, ma anche la punta di petto - un taglio di terza categoria ottimo per le polpette - o il muscolo, ideale per gli ossibuchi. 10- Mettiti a cucinare. Trascorrendo più tempo ai fornelli risparmierai anche cinque volte tanto rispetto a chi acquista principalmente piatti pronti. E terrai sotto controllo la qualità degli ingredienti.

giovedì 2 agosto 2012

Perché il respiro durante l’orgasmo cambia in modo riconoscibile? (clicca per leggere)


Rispetto ad altre attività fisiche, il sesso comporta un’attività più intensa del sistema nervoso, soprattutto per quanto riguarda la percezione sensoriale e l’emotività.
 I movimenti della respirazione possono essere controllati volontariamente, e tuttavia, se non si intende farlo, vengono regolati da impulsi inconsci che partono dai centri respiratori, che si trovano nel midollo allungato (la parte inferiore del cervello, che collega quest’organo al midollo spinale). Eccitabile fino al midollo. Il midollo allungato a sua volta riceve stimoli da altre zone cerebrali, incluse quelle relative alla percezione sensoriale e all’emotività. Le particolari condizioni psicologiche e fisiche in cui ci si trova quando si fa sesso influenzano quindi in modo specifico i centri del midollo allungato, che rispondono attivando lo “schema” respiratorio caratteristico dell’orgasmo, e diverso da quello di un normale sforzo fisico.
<a href="http://www.focus.it/scienza/sessualita/10-cose-che-non-sapevi-sull-orgasmo-3927_C7.aspx" target="_blank">10 cose che non sapevi sull'orgasmo: scoprile in un divertente video</a> - Foto: © BDLM/cultura/Corbis

Chi tradisce è più bravo a letto? (clicca per leggere)

<a target="_blank" href="http://www.focus.it/scienza/sessualita/Foto_al_bacio_C9.aspx">Foto di baci: la gallery pi&ugrave; romantica di focus.it</a> - Foto: © Hans Neleman/Corbis Anzi, spesso è vero il contrario: si tradisce perché insicuri delle proprie capacità amatorie. Secondo la sociologa Kristen Mark della Northwestern University di Chicago, ci sono persone che tradiscono solo per verificare la propria “efficienza sessuale”: soggetti insicuri alla ricerca continua di conferme. Prestazione. L’ansia da prestazione e l’insicurezza sono dunque, soprattutto per un uomo, la prima molla che lo spinge verso l’infedeltà. «Per questi soggetti è più facile e rilassante relazionarsi con una sconosciuta, che nulla sa del loro passato sessuale» afferma la sociologa. «Esistono persone più inclini al tradimento: uomini e donne che hanno difficoltà nel gestire e fronteggiare le frustrazioni. E che cercano in altri partner ciò che non trovano con il proprio. Il solo antidoto all’infedeltà risulta, sempre e comunque, una relazione soddisfacente».

Chi ha la coscienza sporca si lava di più? (clicca per leggere)


Attenti a chi si lava troppo! - © Imagemore Co., Ltd./CorbisIl senso di colpa fa scattare il bisogno di lavarsi. è quanto emerge dallo studio di Chen-Bo Zhong, dell’Università di Toronto, denominato “Effetto Macbeth” (la Lady assassina del dramma di Shakespeare che, sopraffatta dai sensi di colpa, si sfrega compulsivamente le mani per ripulire macchie di sangue che sono solo nella sua mente). Chen-Bo Zhong ha chiesto a un gruppo di studenti di ricordare un atto immorale da loro compiuto nel passato (come tradire un amico) oppure un’azione meritevole. Poi, ha fatto loro scegliere fra una salvietta detergente e una matita: chi aveva ricordato l’atto riprovevole ha preferito la salvietta due volte più spesso.
 Lavare i peccati
Il gruppo di ricerca di Spike W. S. Lee e Norbert Schwarz dell’Università del Michigan ha inoltre dimostrato che il bisogno di lavarsi è strettamente legato alla parte del corpo cui si collega l’azione “sporca”. I soggetti del loro esperimento dovevano dire una bugia per email oppure in un messaggio vocale. Dopo, fu chiesto loro di valutare quanto fossero desiderabili alcuni prodotti: chi aveva digitato il messaggio sulla tastiera scelse un disinfettante per le mani, mentre chi aveva detto la bugia a voce scelse un prodotto per sciacqui orali.