mercoledì 29 febbraio 2012

provo a fare finta che ...ti resisto un pò....


La vita non è niente senza l'amicizia. (clicca sulla foto)


essere stronzi è una moda (clicca per leggere)

piace alle donne e ancor più all'ego degli uomini, ma sono tutte mosse e quando le donne capiscono di essere state fregate cercano un nuovo stronzo. essere bravi ragazzi non è una scelta, o lo si è o non lo si è. Ma questo non piace alle donne, è noioso. E cosa c'è nel mezzo? nel mezzo c'è la gente matura che ha capito come va davvero la vita e non ha bisogno di maschere. Donne ed uomini datevi una svegliata, imparate a vedere oltre le apparenze e trovere davvero chi saprà appagarvi e forse così riscoprirete un nuovo tipo d'amore

parole ,parole ,parole .....soltanto parole tra noi


Finché la mano e la mente ti guideranno( clicca per leggere)

non smettere mai di amare la vita. Anche se aiuterai una sola anima non avrai vissuto invano.

lunedì 27 febbraio 2012

Nuova musica italiana (clicca sulla foto?


Hi-tech terzo incomodo nella coppia (clicca per leggere)

Ogni coppia deve affrontare alti e bassi e problemi, ma se ci si mette anche la tecnologia di mezzo, son davvero guai.
 Il terzo incomodo nelle coppie di oggi? Silenzioso, tranquillo ma spesso molto più invadente di una persona o di un animale, perché i suoi chip e byte rischiano di mandare in corto circuito anche i rapporti più rodati: stiamo parlando della tecnologia, che sempre più domina la nostra quotidianità, sia per lavoro che per svago, tra pc, cellulari, netbook, videogiochi, brain trainer e via dicendo.

Ecco allora alcuni suggerimenti per salvare la coppia, se stessi e la tranquillità delle vacanze da questo delirio hi-tech.
 Il terzo incomodo
Un terzo elemento in una coppia è sempre destabilizzante, anche un figlio, cercato e voluto, i primi mesi è una novità che può mettere a rischio l'equilibrio di coppia. Se poi il terzo incomodo è piccolo, portatile, multifunzionale e risponde ai bisogni ritenuti in quel momento più importanti, il rischio è di una vera segregazione interna alla coppia. Anche se si condividono gli stessi spazi, vengono meno le normali attività tradizionali: si esce meno, non si fanno le stesse cose e si fa sempre meno l'amore.
 I più recenti mezzi tecnologici si insinuano in camera da letto e dai sondaggi pare che ci sia un calo del 70% dei rapporti sessuali nelle coppie che portano con sé pc e cellulari, anche la notte.
Oltre alla sessualità, anche la comunicazione viene meno, non si dialoga più o per lo meno non lo si fa dal vivo, e quando la quotidianità impone un confronto reale, ci si accorge che il rapporto con il partner è più complicato delle relazioni virtuali. Non basta spegnere il telefono per riaccendere la comunicazione.
Anche in vacanza
Hi-tech terzo incomodo nella coppia Durante le vacanze bisognerebbe ricaricarsi e la coppia dovrebbe riappropriarsi dell'intimità sacrificata durante l'anno a causa di lavoro e impegni vari. Proprio durante le vacanze però la coppia stessa può essere messa a dura prova perché i partner si trovano a condividere più tempo e spazio del solito, e se ci si mette anche la tecnologia il rischio si amplifica. Se solo uno dei due partner è maniaco di tecnologia l'altro verrà estromesso; se invece sono entrambi dipendenti, il tempo verrà trascorso insieme ma ognuno con il suo pc.
 Come arginare il fenomeno
Inutile negare l'uso della tecnologia, ma andrebbe circoscritto; magari decidendo Hi-tech terzo incomodo nella coppiainsieme quali tempi e spazi dedicare al telefono, al computer o all'mp3. Al termine di questo tempo, i mezzi tecnologici andrebbero spenti e riposti da qualche parte, unica eccezione per il telefono (senza però collegarsi a internet).
Bisognerebbe, poi, evitare di portare in camera pc e cellulare per e navigare anche a letto. Solo in casi particolari e di intenso lavoro è consentito, ma se la tecnologia ci serve solo per “spiare” gli amici in Facebook o chattare con qualcuno, proviamo a interrogarci se non è un modo per non stare con il nostro partner.
Infine, bando alla tecnologia quando si è a cena o a pranzo, momenti da dedicare al dialogo e alla famiglia.

Chi ti stringe piano?Se ci penso TREMO! E' UN REATO SOLO DESIDERARTI...


Litigare senza farsi male(clicca per leggere)

Le discussioni di coppia sono positive, aiutano a migliorare, ma devono essere gestite bene per non rovinare la relazione.
 I contrasti di coppia spesso riassumono una serie di recriminazioni che manifestano frustrazioni; di conseguenza nelle inevitabili serie di botta e risposta non è raro che ognuno resti sulla difensiva e non si sforzi di avvicinarsi all'altro per comprendere davvero l'oggetto del contendere.

Tuttavia, per evitare che le discussioni abbiano conseguenze spiacevoli, è importante che entrambi le parti usino un tono adeguato e delle parole consone. Perché bisogna imparare a litigare, senza lasciare ferite profonde.
Discussioni costruttive
C'è chi allo scontro aperto preferisce il conflitto mascherato, che si esprime in modo sotterraneo attraverso il sarcasmo o con comportamenti passivo-aggressivi, mentre altri temono il confronto al punto di evitare qualsiasi diverbio per mantenere un'atmosfera il più possibile idilliaca.
In realtà una coppia davvero equilibrata non è quella che non litiga mai, ma quella che sa farlo nel modo più appropriato. Ciò significa utilizzare i malintesi e le difficoltà per portare avanti un processo di crescita e all'occorrenza rimettersi in discussione, visto che il litigio è un momento di conoscenza reciproca.
 Le regole per lei e per lui Non usare le debolezze dell'altro
In un rapporto amoroso, la conoscenza delle reciproche debolezze e fragilità può essere controproducente. Se da un lato permette di vivere una relazione più autentica, favorendo uno scambio aperto, dall'altro può essere usata durante un litigio per ferire il partner con armi improprie. Quindi durante una lite non bisognerebbe approfittare dei punti vulnerabili dell'altro.
Non usare “sempre” e “mai”
Usare questi avverbi significa estremizzare il giudizio, dando una visione distorta e provocatoria del comportamento del partner. Meglio ricorrere ad un linguaggio meno categorico, che consenta di fare un passo indietro rispetto alle singole prese di posizione, avvicinandosi alla controparte prendendo in esame altri punti di vista e altre angolazioni.
Lasciare fuori genitori e suoceri
Spesso la tentazione di addossare responsabilità di rancori e incomprensioni ai rispettivi genitori può essere forte, ma è da evitare. Il rischio è coinvolgere nella mischia i parenti, con il formarsi di schieramenti contrapposti. Ciò impedisce alla relazione di evolversi, tenendola intrappolata in dinamiche perverse che non permettono di essere sinceri con se stessi e con l'altro.
Non interrompere e ascoltare
Saper ascoltare è un'arte preziosa che richiede la capacità di lasciare esprimere l'altro senza interferire, senza dare giudizi e rimproveri. Applicare questa modalità durante un litigio è difficile, perché necessita di autocontrollo, tatto e sensibilità. Ma esercitarsi è un bene per la coppia e per comprendere davvero i bisogni dell'altro.
Evitare offese e parolacce
Durante una lite spesso ci si offende e si usano termini poco consoni. In questo modo però la discussione non porta da nessuna parte. Meglio quindi aspettare che la rabbia passi e poi aprire un confronto usando toni più civili.

venerdì 24 febbraio 2012

.. Anche se mi fa soffrire. Cosa devo dirti? Mi sono innamorata di te. Succede, non ho potuto impedirlo..

Innamorata di un angelo (clicca per leggere)

Quello era diventare grandi. Adesso ne avevo la certezza.
Significava continuare a negoziare, rinunciare a qualcosa per ottenerne un'altra e fare costantemente delle scelte di cui prendersi le responsabilità.

 dal libro "Innamorata di un angelo" di federica bosco

mercoledì 22 febbraio 2012

Lontano dagli occhi...Lontano dal cuore...(CLICCA PER LEGGERE)

Una manager in carriera, temporaneante per lavoro a Parigi, riceve una lettera dal suo fidanzato che vive in un altro paese.
La lettera diceva quanto segue:
"Cara Claudia, non posso più continuare la nostra relazione. La distanza che ci separa è troppo grande. Devo ammettere che ti sono stato infedele 10 volte da quando te ne sei andata e penso che né tu né io meritiamo questo. Mi dispiace. Per favore restituiscimi le foto che ti ho mandato. Con amore,Marco"
La donna, molto ferita, chiese a tutte le sue colleghe di lavoro che le regalassero foto dei loro fidanzati, amici, zii, cugini, fratelli ecc.. Insieme alla foto di Marco  mise tutte quelle regalatele dalle amiche. C'erano 57 foto nella busta e una nota che diceva:
"Marco, perdonami, non riesco a ricordarmi chi caspita sei. Cerca la tua foto nel pacchetto e restituiscimi il resto."

DALL'ALTRO MONDO... CON AMORE (CLICCA PER LEGGERE)

Una coppia decide di passare le ferie in  una spiaggia dei Caraibi, nello stesso hotel dove passarono la luna di miele 20 anni prima.

Però x problemi di lavoro, la moglie non può accompagnare subito il marito: l'avrebbe raggiunto alcuni giorni dopo.

Quando l'uomo arriva, entra nella camera dell'hotel e vede che c'è un computer con l'accesso ad internet.

Decide allora di inviare una e-mail a sua moglie, ma sbaglia una lettera dell'indirizzo e, sensa accorgersene, la manda ad un altro indirizzo.

La e-mail viene ricevuta da una vedova che stava rientrando dal funerale di suo marito e che decide di vedere i messaggi ricevuti.

Suo figlio, entrando in casa poco dopo, vede sua madre svenuta davanti al computer e sul video vede la e-mail che lei stava leggendo:


Cara sposa, sono arrivato.Tutto bene.Probabilmente ti sorprenderai di ricevere mie notizie per e-mail, ma adesso anche qui hanno il computer ed è possibile inviare messaggi alle persone care.Appena arrivato mi sono assicurato che fosse tutto a posto anche per te quando arriverai lunedì prossimo...°°°...
Ho molto desiderio di rivederti e spero che il tuo viaggio sia tranquillo, come lo è stato il mio.
N.B. Non portare molti vestiti, perchè quì fa un caldo infernale!!!

AL RISTORANTE (clicca per leggere)

Ero con amici in un ristorante e ho notato che il cameriere che ci ha preso l'ordinazione aveva un cucchiaio nel taschino della camicia,ma non ci ho fatto caso piu' di tanto.pero' mi sono accorto che ce l'aveva anche il ragazzo che ha apparecchiato...mi sono guardato intorno e ho visto che tutto il personale aveva un cucchiaio nel taschino.quando il cameriere e' tornato,gli ho chiesto il perche' del cucchiaio. "vede - mi ha spiegato - i titolari si sono rivolti alla "andersen-consulting" esperti in efficenza,per rivisionare le procedure del ristorante.dopo mesi di analisi statistiche,hanno concluso che i clienti fanno cadere il cucchiaio il 78% piu' spesso che le altre posate, per un totale di circa 3 cucchiai all'ora. se il personale e' pronto per queste evenienze, possiamo ridurre i viaggi cucina-sala, risparmiando 1.5 ore/uomo ogni sera. appena finito di parlare, da un tavolo vicino e' caduto un cucchiaio. il cameriere l'ha sostituito subito, e ha spiegato: "ora ho tutto il tempo di prendere un altro di riserva con comodo, quando passero' in cucina, invece di andarci apposta". ero impressionato. il cameriere continuava a prendere gli ordini, e mentre i miei amici ordinavano,ho continuato a guardarmi intorno. mi sono accorto che ciascun cameriere aveva un cordino che dall'asola dei pantaloni finiva dentro la cerniera. la curiosita' mi ha spinto a chiedere al cameriere che cosa fosse quel cordino.
"mi complimento per il suo spirito di osservazione, la andersen ha scoperto anche che potevamo risparmiare tempo in gabinetto.
ehm...tirandolo fuori col cordino,possiamo avvicinarlo all'orinatoio senza toccarlo,eliminando la necessita' di lavarsi le mani cosi' il
tempo trascorso in bagno si riduce ben del 58%.
"ok,capisco-ho detto io-il cordino vi aiuta a tirarlo fuori, ma come lo
rimettete dentro?"

"bhe ha sussurrato non so gli altri camerieri,ma io uso il cucchiaio!

Cinque situazioni erotiche per momenti piccanti(clicca per leggere)

Qual è la volta che vi ricordate di aver fatto sesso in modo super? Forse è tra queste cinque situazioni ad alto tasso erotico.
 Talvolta una notte hot organizzata nei minimi dettagli con candele, sexy toys e lingerie può anche rivelarsi deludente, mentre le situazioni inaspettate a volte, proprio per il loro effetto sorpresa, possono aiutare a crescere dal punto di vista erotico e a conoscere meglio se stessi.

Il sesso può diventare ancora più appagante in situazioni “speciali”, cioè quando avviene fuori dalla camera da letto e va contro alle regole prestabilite e alla consuetudine.

Ecco cinque situazioni inaspettate in cui l'eros può far davvero venire i brividi.

Dopo una lite
Vi dite cose orribili, per un attimo vi odiate, vorreste gridargli di sparire e l'aggressività prende il sopravvento...ma c'è un'altra possibilità: continuare la discussione tra le lenzuola. Forse per alcune non è un atteggiamento spontaneo, ma non è una cosa affatto strana, anzi si tratta di un'esperienza molto intensa dal punto di vista emotivo che può diventare anche estremamente eccitante dal punto di vista erotico.
Il merito è dell'adrenalina che accende l'erotismo e l'attrazione e, una volta smaltita, sarai stordita dall'ossitocina, l'ormone del benessere che si scatena dopo l'orgasmo.
Quindi la prossima volta che litigate, prova a spiazzare il tuo partner e, anziché andartene sbattendo la porta, lascia esplodere la forza delle tue emozioni attraverso il sesso, che riporterà equilibrio e armonia. Forse scoprirai un modo più forte di fare l'amore!



In un posto dove vi vedono
Essere visti mentre si fa sesso per alcuni è una situazione piccante, che mixa il proibito alla complicità; se questa cosa ti sembra troppo forte è perché hai paura di essere scoperta, ma è proprio questo il bello. L'eccitazione che può scatenarsi quando si pensa di essere scoperti è potentissima, la tensione nervosa e la paura diventano strumenti di piacere e l'idea che qualcuno vi sorprenda fa scattare un gioco intrigante che vi vede impegnati a non spogliarvi completamente, a stare in silenzio e a vivere il rapporto in fretta perché si ha poco tempo.
Cinque situazioni erotiche per momenti piccanti
Poco prima di uscire
Sei pronta per uscire, truccata, vestita e perfetta...e lui si fa avanti, ti stringe, ti accarezza e nonostante il tuo “dai dobbiamo uscire”, senti il suo desiderio farsi piano piano anche tuo. L'atmosfera è positiva, carica di aspettative e senti che lui ti vuole come da tempo non accadeva e a te questo fa impazzire. E la tua eccitazione è aumentata anche dal fatto che fuori ci sono gli amici che vi aspettano, ma in quel momento esistete solo voi due.

Con un amico

Dal tuo amico ti senti capita, accettata, lui è dolce, affettuoso, l'unico con il quale ti sei aperta davvero; e una sera, anche se non te lo saresti mai aspettata, gli abbracci si trasformano in attrazione fisica e piacere, fino a portarti a fare l'amore con il tuo migliore amico. In America li chiamano “friends with benefits”, gli amici che si frequentano normalmente e con cui ogni tanto può scapparci del sesso.
In questo caso erotismo e seduzione sono marginali, ma si scatena un'intimità sessuale più tenera e affettiva che fisica e passionale. Con lui non ti preoccupi di essere abbastanza brava e sexy, perché tra voi esiste un rapporto che va oltre; e così, superato l'imbarazzo iniziale, riesci a lasciarti andare anche perché a letto è una persona nuova, tutta da conoscere.

Con un uomo impegnato
Può capitare a chiunque di invaghirsi di un uomo impegnato, anche perché spesso gli uomini già fidanzati risultano più interessanti, non tanto per il gusto del proibito quanto per l'interesse verso ciò che è stato scelto da altre. E anche il sesso può diventare particolarmente eccitante perché, a livello inconscio, si crea una forma di competizione con l'altra che ti fa sperimentare nuove situazioni e posizioni per sorprenderlo e stupirlo. E il fatto che lui abbia scelto di venire con te ti fa sentire importante e seducente; l'importante è riuscire a tenere separata la sfera erotica da quella affettiva.Cinque situazioni erotiche per momenti piccanti

Dipendenza affettiva (clicca per leggere)

Se l'amore verso una persona diventa una sorta di droga non è sano, è una situazione da curare.
La dipendenza affettiva è un problema abbastanza recente. Pare che la psicologia abbia iniziato a considerare questa dipendenza a partire dagli anni '70, quando la psicologa americana Robin Norwood pubblicò il libro Donne che amano troppo.
Tuttavia già nel 1945 lo psicanalista Fenichel, nel Trattato di psicanalisi delle nevrosi e psicosi, introdusse il termine amoredipendenti per  indicare le persone che necessitano dell'amore, così come altri necessitano del cibo o della droga.
La dipendenza affettiva
La dipendenza affettiva presenta numerose caratteristiche simili alle dipendenze in generale, pur presentando, rispetto a quest'ultime, una differenza sostanziale: sviluppandosi nei confronti di una persona è più difficile da riconoscere e da contrastare.
Se è normale che in una relazione, soprattutto durante la fase dell'innamoramento, ci sia un certo grado di dipendenza e la voglia di "fondersi con l'altro" e a lungo andare il bisogno fusionale va scemando, nella dipendenza questo processo non si interrompe mai. Chi dipende dedica completamente tutto sé stesso all'altro e vede nell'amore l’unica risoluzione dei propri problemi, che spesso hanno origini profonde quali "vuoti affettivi" dell'infanzia. 
I sintomi
Le persone che dipendono affettivamente provano una serie di disturbi e sensazioni:

  • Paura di perdere l'amore
  • L'amore fa malePaura dell'abbandono, della separazione
  • Paura della solitudine e della distanza
  • Paura di mostrarsi per quello che si è
  • Sensi di colpa
  • Forte rancore e rabbia
  • Senso d'inferiorità nei confronti del partner
  • Coinvolgimento totale e vita sociale limitata
  • Gelosia estrema e ossessività.


 L’ipnosi per i problemi affettivi
Più o meno tutte le persone hanno sperimentato almeno una volta nella vita una situazione di dipendenza amorosa, dovuta solitamente all’instaurarsi di relazioni sbagliate, dalle quali non si riesce ad uscire. L’ipnosi può riuscire proprio a sbloccare queste situazioni, soprattutto in chi è recidivo, restituendo l’equilibrio perduto e ripristinando una buona relazione con le altre persone.
Si procede andando a scavare nel vissuto della persona attraverso un’ipnosi regressiva che scioglie i nodi emotivi che spesso risalgono a esperienze genitoriali che poi nel corso della vita hanno condizionato le relazioni con il partner. Compito dell’ipnoterapeuta è entrare in comunicazione con l’inconscio, inducendolo a reagire e a risolvere questioni in sospeso con il passato e a creare una forte motivazione, che serve a non ripetere più gli stessi atteggiamenti negativi verso se stessi e verso gli altri.


Sempre più diffusa
IpnosiSecondo un sondaggio la maggior parte delle persone che si rivolgono all’ipnosi lo fanno proprio per problemi relazionali ed affettivi. L’ipnosi regressiva, infatti, permette di effettuare una ristrutturazione personale in tempi relativamente brevi e consente di scoprire gli antefatti, cioè le cause, che sono responsabili dei conflitti interiori, liberandone le emozioni negative rimaste compresse. In questo modo si riducono i rancori e i risentimenti passati, intrappolati nel profondo dell’inconscio che causano delle relazioni impossibili.
Attenzione: non è per tutti!
Tuttavia l’ipnosi non è indicata a chiunque. Deve obbligatoriamente essere il medico che, dopo un’attenta analisi del paziente e dei suoi disturbi, può valutare se è il caso e il momento di scegliere come metodo di cura l’ipnosi. Potrebbe però essere un trattamento non indicato per il caso specifico e quindi potrebbe non essere fatto. E’ importante scegliere un medico a cui fare affidamento e da seguire con tranquillità e serenità.

Quattro tipologie di uomini che non ti rendono felice(clicca per leggere)

Con che ragazzo uscire e quali sono le conseguenze? Se esistono delle tipologie di uomo, eccone qui quattro in cui potrete forse riconoscere la vostra attuale frequentazione.
 Molte donne e ragazze provano ad uscire e frequentare tanti uomini, diversi per età, lavoro, passioni, ma nessuno di loro le rende davvero felici. Sembra che quello giusto non arrivi mai, ma in questi casi ci siamo mai chieste se sono sbagliati gli uomini che incrociamo o sbagliamo noi quando li incontriamo e conosciamo? Le persone che frequentiamo ci raccontano sempre qualcosa di noi, per questo bisogna imparare ad usare queste esperienze per carpire delle informazioni importanti. Allora fermati un attimo e prova a riflettere.
L’uomo sconosciuto
A tutte sarà capitato di uscire con un uomo sconosciuto, procurato da una amica dell’amica, o incontrato in chat, piuttosto che in un locale. In questo caso aspettative e terrore vanno di pari passo e 9 volte su 10 quel ragazzo non è come te lo hanno descritto o come si è mostrato i primi minuti di conversazione. Ovviamente cedere a questo tipo di conoscenze rivela che forse in fondo sei ancora una sognatrice e hai magari voglia di provare il brivido della novità, ma attenzione perché è troppo semplice proiettare le nostre aspettative su un volto che non ha dei lineamenti noti.
Conseguenze
Se la tua mente corre troppo, il rischio è quello di inquadrare l’altro in uno schema di relazione senza però averlo conosciuto. In questo modo non ci si scambierà qualcosa di vero perché ci si blocca su un dettaglio, e alla fine penseremo di aver sbagliato ancora una volta uomo dando la colpa a lui di essere in fondo stato se stesso.
Cosa fare
Quando ti si presentano queste occasioni, mima il gesto di staccare la testa da corpo e di appoggiarla su un piano e immagina di sospendere la parte di te che solitamente giudica. Poi esci e goditi la serata, senza pensare troppo. Quando rientri a casa fai un bilancio delle tue sensazioni.

 Il cavaliere

 Il cavaliere è il tipo di uomo che ti apre la portiera della macchina, che ti offre la cena e ti riaccompagna sotto casa; ti ascolta, ti riempie di complimenti e attenzioni. Esci con lui ma non sempre ti dà delle emozioni vere, semplicemente può risollevare la tua autostima e per un po’ può andare bene, ma alla lunga potrebbe impedirti di metterti in gioco.
Conseguenze
Un uomo che punta le sue attenzioni solo su di te, ti impedirà di conoscerlo davvero perché lui rimarrà sempre nell’ombra e questo a lungo andare può essere un pericolo.
Cosa fare
Prima di uscire con uomini di questo tipo, elenca 4 aspetti positivi di te e chiedi di fare altrettanto ad un’amica. In questo modo, quando uscirai con lui non avrai bisogno di essere riempita di complimenti.

Il leader

  Un uomo molto carismatico e pieno di successo, incontrarlo ovviamente ti dà il brivido perché potrai essere invidiata dalle altre per aver conquistato un tipo simile.
Ma perché hai bisogno di rivelarti al mondo attraverso di lui?
Conseguenze
Con un uomo del genere a fianco ci sentiremo brillare, ma quando lui non c’è? Bisogna perciò scoprire i propri talenti e coltivarli ogni giorno per dimostrare chi siamo, anche senza un uomo leader al nostro fianco.
Cosa fare
Prova a scrivere cinque qualità migliori di quest’uomo e come ti fanno sentire. Potresti farcela anche senza di lui? Io penso proprio di sì!!

 L’inafferrabile

 Il tipico uomo che rimanda sempre gli appuntamenti, che non si fa trovare o che se vuoi uscire con lui devi accettare un appuntamento anche a mezzanotte! Inseguirlo ti offre adrenalina e ti fa sentire una donna moderna, ma quando non si fa vivo il tuo umore va a terra e la tua autostima precipita.
Conseguenze
Vivere in questo modo ti fa uscire dalla routine, ma anche dalla possibilità di uscire con altri uomini sentimentalmente più generosi, e prima o dopo gli amici si stufano di essere bidonati perché tu li scarichi appena lui si fa vivo.
Cosa fare
Fai un contratto con te stessa mettendo per iscritto i tuoi paletti. Per esempio annota fino a che ora tenerti libera per lui e quante occasioni dargli prima di dirgli addio. Ti aiuterà a tenere sotto controllo la situazione e a non annullarti troppo.

giovani e preservativi(clicca per leggere)

Secondo una ricerca pare che i giovani usino poco il preservativo, sostenendo sia scomodo, si rompa, si sfili e perché disturba l'erezione e la spontaneità. Insomma pare che al profilattico preferiscano il rischio di una malattia sessuale o di una gravidanza indesiderata. Ma perché si comportano in questo modo? Per ignoranza e tanta incoscienza.
 Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione sull'uso dei contraccettivi, tra i giovani, e purtroppo anche i meno giovani, il preservativo è ancora poco usato. Per imbarazzo, ignoranza, perché è scomodo o poco pratico. Ma quasi sempre dietro alle ragioni del rifiuto di usare il profilattico ci sono motivazioni psicologiche che in parte sono da attribuire alle caratteristiche tipiche dell'età, perché anche nella sessualità si riflettono i problemi e gli atteggiamenti tipici dell'adolescenza.

Durante questo periodo della vita si è molto più spericolati e si vive un senso di onnipotenza perché non si è ancora sviluppato il senso del pericolo e ci si sente invincibili, forti e immuni dai rischi, anche quelli sessuali.

 Vergogna e imbarazzo
I primi rapporti sessuali sono sempre accompagnati da un sentimento di vergogna nel mostrare il proprio corpo nudo; i ragazzi e le ragazze temono il rifiuto e non si sentono quasi mai adeguati alle aspettative. Mostrarsi all'altro senza paura significa accettare i propri difetti, le proprie imperfezioni, ma quando si è giovani mancano le sicurezze e c'è molto imbarazzo nel vivere il momento del piacere e nel lasciarsi andare, così come c'è vergogna nel fermarsi un attimo e infilarsi il preservativo.

Voglia di romanticismo e convinzioni errate
Il rapporto sessuale è vissuto dagli adolescenti come un momento molto romantico, più di quanto si pensi, e questo è sicuramente una buona cosa, ma spesso è anche il motivo del rifiuto al profilattico. Molti ragazzi pensano, in maniera errata, che tolga romanticismo all'amore, senza pensare che invece il gesto di infilare il preservativo può diventare un momento di coesione della coppia, che aiuta a perdere gli imbarazzi reciproci e favorisce l'intesa e l'intimità.
Altra idea errata che si fanno i giovani sull'uso del profilattico è che faccia perdere sensibilità al pene. Oggi in commercio esistono preservativi molto sottili che non riducono in modo così significativo la sensibilità, inoltre le parti del corpo sensibili sono anche molte altre.
  Maschi e femmine a confronto
Per quanto riguarda l'uso del profilattico ci sono molte differenze tra l'atteggiamento maschile e quello femminile. I ragazzi non lo usano volentieri perché hanno meno sensibilità e alcuni perdono l'erezione durante l'interruzione per infilare il condom, quindi temono di fare brutte figure ed essere giudicati meno virili.
Le ragazze, invece, si vergognano a comprarli e arrivano al rapporto nella speranza che ce lo abbia il partner; inoltre sono contrarie al preservativo perché lo considerano poco romantico e spesso subiscono la decisione del partner.

Amore e Psiche (clicca per leggere)

Una delle più belle leggende d’amore che ci sono state tramandate dal passato è sicuramente quella di Amore e Psiche. Simboli per eccellenza dell’amore passionale e del piacere tanto che dalla loro unione nacque un figlio chiamato dai latini Voluptas ossia Piacere. La favola di Amore e Psiche affascina ancora migliaia d’innamorati, ma ripercorriamo insieme questa storia meravigliosa.
 La storia di Amore e Psiche, una delle più belle storie d’amore che ci sono state mai raccontate è inserita in un lungo romanzo dal titolo Metamorfosi composto dallo scrittore latino Apuleio nel II secolo d.C . In seguito il romanzo fu intitolato “L’asino d’oro” da Sant’Agostino.

La storia inizia con un re e una regina che avevano tre belle figlie, le due maggiori erano andate in spose a due principi di altri regni mentre la più piccola di nome Psiche era bellissima, di una bellezza così rara e sorprendente che nessun uomo si sentiva all’altezza di corteggiarla.
Psiche era aggraziata e brillava come una stella tanto era bella, molti pensavano fosse l’incarnazione di Venere, dea della bellezza, così tutti la adoravano come se fosse una dea e addirittura le rendevano omaggio trascurando gli altari della vera dea Venere.

Venere era gelosa e invidiosa della bellezza di questa semplice mortale e offesa decise di vendicarsi di Psiche, decise perciò di chiedere aiuto al suo figlio prediletto Amore, meglio conosciuto da tutti come Cupido.
La vendetta ordita da Venere consisteva nel far innamorare Psiche (tramite le infallibili frecce d’amore del figlio) dell’uomo più brutto e sfortunato della terra affinché vivessero insieme una vita povera e triste, e lei fosse così coperta di vergogna a causa di questa relazione.

 Ma il piano di Venere perché suo figlio Amore appena vide Psiche rimase letteralmente incantato della sua bellezza e rapito da quella meravigliosa visione. Preso alla sprovvista da questa visione celestiale fece erroneamente cadere la freccia preparata per Psiche sul suo stesso piede, iniziando così ad amarla perdutamente.

Amore non poteva stare lontano dalla sua amata mortale e così con l’aiuto di Zefiro che la trasportò in volo su un letto di fiori profumati, la bella Psiche fu portata nel meraviglioso palazzo di Amore.
Ogni notte Amore andava dalla sua amata senza mai farsi vedere in volto, e i due vivevano momenti di travolgente passione che mai nessun mortale aveva conosciuto.
I loro incontri avvenivano di notte perché Amore voleva nascondersi ed evitare le ire della madre Venere, così aveva detto alla sua amata che lui era il suo sposo ma che lei non doveva chiedere chi fosse e doveva accontentarsi solo del suo amore senza mai vederlo. Psiche aveva accettato il compromesso ammaliata dalle carezze e dalla passione di Amore e così, giorno per giorno aspettava con ansia che facesse sera per incontrare il suo amato.

Un giorno le sorelle di Psiche la istigarono a scoprire il volto del suo amante così Psiche la notte stessa decisa finalmente di vedere per la prima volta il viso dell’uomo che le travolgeva i sensi. Prese una lampada a olio e una spada, per paura che fosse un orribile mostro pronto a farle del male, era disposta a tutto pur di conoscere finalmente Amore.
Quando Amore la raggiunse, Psiche avvicinò la lampada al suo viso e restò folgorata dalla bellezza eterea di quel bellissimo uomo dalle gote rosee e dai riccioli biondi che aveva un paio di meravigliose ali dolcemente ripiegate sulle sue spalle. Incantata e ancor più innamorata Psiche mentre stava per baciarlo fece accidentalmente cadere una goccia d’olio della lampada su Amore, costui dopo aver capito quello che era successo, si allontanò da lei e scomparve lasciando Psiche nello sconforto più totale.
 Appena Venere seppe dell’accaduto s’infuriò e scatenò la sua ira sulla povera Psiche, per punirla la  sottopose a diverse e difficili prove che lei superò brillantemente. Sempre più infuriata Venere pose Psiche di fronte alla prova più difficile: la ragazza avrebbe dovuto discendere negli inferi e chiedere alla dea Proserpina un pò della sua bellezza. Psiche scese negli inferi come ordinato da Venere e ricevette un’ampolla dalla dea Proserpina.
Durante la via del ritorno nel mondo reale, Pscihe fu incuriosita dal contenuto dell’ampolla donatale da Proserpina e con sua grande sorpresa scoprì che la bottiglietta non conteneva bellezza bensì il sonno più profondo. La nuvola che uscì dall’ampolla fece cadere addormentare profondamente Psiche che venne risvegliata dal suo adorato Amore .
Infine Giove, il padre degli dei, mosso da compassione per le vicissitudini della ragazza fece in modo che i due amanti potessero stare insieme.
Psiche ad Amore si sposarono e dalla loro unione nacque un figlio di nome Piacere.

La leggenda di Amore e Psiche ha un significato allegorico: Amore (che sarebbe Cupido, o secondo la mitologia greca Eros) è identificato come il signore dell’amore e del desiderio, e Psiche sarebbe raffigura l’anima: Amore unendosi misticamente a Psiche le dona l’immortalità. Dall’unione dell’anima e dell’amore nasce il piacere.

lunedì 20 febbraio 2012


"Eppure anche questo istante(clicca per leggere)

per quanto significativo possa essere, è nulla in confronto al momento della scelta. Quando tutto è silenzio intorno a noi, tutto è solenne come una notte piena di stelle, quando l’anima si trova sola in mezzo al mondo, di fronte appare non un uomo ragguardevole, ma l’eterna potenza stessa, il cielo quasi si spalanca, e l’io sceglie se stesso. In quell’istante l’anima ha visto l’altezza suprema, ciò che l’occhio mortale non può vedere e ciò che non sarà mai dimenticato, la personalità riceve lo stendardo da cavaliere, che la nobilita per l’eternità". Kiekgaard

non bisogna sottovalutare la forza della comunicazione via internet.. (clicca per leggere)

anche una semplice chiacchierata "virtuale" con una persona lontana può farti capire quanto quella persona sia in realtà a te vicina e quanto tu lo sei a lei :)

La Vita è un libro che non ci è dato di rileggere due volte.(clicca per leggere)

Ogni giorno una pagina.. La moltitudine lo sfoglia. Alcuni lo leggono. Tu.. Scrivilo!

ricette:bugie di carnevale(clicca per leggere)

Ingredienti per 10 porzioni

Occorrente:
Un chilo di farina
Quattro uova
Cento grammi di zucchero semolato
Cento grammi di burro
Un cucchiaio di marsala
Un cucchiaio di vino bianco
Mezza bustina di lievito per dolci
Un limone
Olio per friggere

Come si procede:
Versare la farina a fontana sul tavolo e al centro mettere due uova intere e due tuorli, lo zucchero il burro sciolto, la buccia grattugiata del limone, il marsala, il vino e il lievito e impastare il tutto molto bene. Stendere una sfoglia e tagliarla a rombi da far friggere poco alla volta in olio bollente. Appena tolte dall’olio, ben dorate, porre su carta assorbente. Servire ricoperte con abbondante zucchero a velo. 

Le tradizioni di carnevale(clicca per leggere)

Qui di seguito troverete una piccola descrizione sulle tradizioni carnevalesche che ancora esistono nelle regioni d'Italia.
Occorre precisare innanzi tutto che nel Carnevale sono confluite tali e tante feste ed usanze, antichi retaggi del mondo pagano che hanno il sapore dei riti d'inizio di un ciclo annuale, che risulta estremamente difficile dare un'interpretazione completa ed esauriente di quello che il Carnevale e queste feste significano.
Nel Carnevale, ad esempio, si è trasferita l'antica festa dei Saturnali, che in Roma aveva luogo durante il solstizio d'inverno tanto che, nel personaggio di Carnevale possiamo riconoscere un continuatore del Re dei Saturnali. E come questo veniva alla fine immolato, così il personaggio di Carnevale, dopo aver preso parte a tutte le manifestazioni di allegria e baldoria, viene processato, condannato e bruciato come avviene in molte zone d'Italia e come avveniva presso i romani il sacrificio del dio Saturno.
Naturalmente ad una morte fa generalmente contorno un testamento e così avviene, per esempio, ad Agnone, in Molise, dove un pupazzo rubicondo, coronato da re, viene trasportato, sopra un carro, per le vie del paese tra canti, suoni e schiamazzi. Fermatosi al largo della fontana viene processato e condannato a morte. Prima dell'esecuzione però, nel far testamento rivela tutte le malefatte della comunità: tradimenti, disonestà ecc. A Pettorano sul Gizio addirittura il testamento viene prima esaminato, censurato e visitato dalle autorità. A Staffolo, nelle Marche, il testamento sopravvive ma attraverso espressioni più piacevoli; così pure avviene a Forano nella Chiana ed in altre regioni del Sud. Questo "testamento gentile" è una discendenza diretta di composizioni popolareggianti assai diffuse fin dalla metà del XVI secolo; ha trovato sviluppi teatrali anche in Calabria ed in Toscana attraverso le farse di Carnevale e le befanate.
Se ne trovano tuttora sopravvivenze nel Nord, in Val Canonica e nelle bosinate in dialetto lombardo; ma quel che più caratterizza il Carnevale è indubbiamente l'allegria, il rito propiziatorio del benessere della comunità: canti, balli, scherzi, certe forme di licenziosità che hanno un originario e giustificativo carattere ritualistico.
Anche se la vita moderna ha attenuato di molto i motivi di interesse per il Carnevale, rimangono dei luoghi dove questi periodi di baldoria non sono scomparsi del tutto. E' il caso di Ivrea dove domina la bella Mugnaia che, secondo una leggenda medievale avrebbe ucciso il Marchese tiranno, un fantoccio che finisce bruciato. Segue al rogo imponente corteo guidato dal generale a cavallo seguito da cinque abbà con un'arancia infissa sulla spada. Tipica, in chiusura, è lotta a colpi d'arance tra squadre. Da sottolineare che in queste gare, diffuse anche altre città, fa sempre la sua comparsa l'arancia, a cui la leggenda popolare attribuisce poteri propiziatori.
Un altro Carnevale è quello di Viareggio, che si distingue dagli altri per la varietà e la grandiosità dei carri e dei fantocci simbolici. Abbiamo già citato, in apertura, i casi della morte o uccisione del Carnevale; essa in genere è preceduta dal trasporto del condannato per le vie della città, sorta di parodia, comica e macabra insieme, del corteo funebre.
Tra i vari pianti che accompagnano questi cortei, il più diffuso (dalla Romagna fino all'Italia meridionale) si racchiude in una quartina ripresa poi più avanti in una canzone che riscosse un grosso successo popolare:
"Carnevale perché sei morto?
Pan e vino non ti mancava,
l'insalata era nell'orto,
Carnevale perché sei morto?".


Carnevale per i piccini (clicca per leggere)

 E' arrivato  Carnevale, la festa più pazza dell'anno! 
 


Il Carnevale come lo conosciamo noi è indiscutibilmente un prodotto del Medioevo.
Il termine ha come concetto la privazione della carne; designa il giorno o i giorni che precedono il principale periodo di penitenza del cristianesimo: la quaresima.
Le sue origini, però, affondano le radici nelle antiche usanze pagane come i saturnali, e i lupercali.
A seconda dei luoghi ha inizio a Capodanno, all'Epifania, o alla Candelora (2 febbraio) e culmina nei giorni definiti "grassi", dal giovedì al martedì prima delle Ceneri.
A partire dal quattrocento, il Carnevale subirà una serie di attacchi.
Dopo i tentativi di cristianizzazione a opera di moralizzatori come il Savonarola, sia la Controriforma, sia le Chiese cercheranno di sopprimere questa festa decisamente troppo pagana.
Durante i secoli, il Carnevale, ha stimolato la nascita di celebrazioni in forma di combattimento rituale, in cui venivano evidenziate le lotte fra varie parti di una stessa Città (quartieri, rioni, come ancor oggi avviene ad esempio nella battaglia delle arance di Ivrea), o fra classi sociali diverse dei cittadini.
Così durante il Carnevale prendevano piede le battagliole fra circoscrizioni cittadine in cui i gruppi provenienti da tutta la popolazione si affrontavano a colpi di sassi, bastoni, (oggi sostituiti da manganelli di plastica).
Fra i nobili si organizzavano giochi di origine cortese dov'era importante dimostrare la propria prodezza nell'utilizzo delle armi.

L'amore e' uno yo-yo: (clicca per leggere)

va su, va giu', ed e' sempre appeso a un filo. :-)

TUTTO SUCCEDE PER UN MOTIVO... (clicca per leggere)

Se ti danno una seconda opportunità, afferrala con tutte e due le mani. Se la tua vita cambia, lascia che cambi. Nessuno ha detto che la vita fosse facile, ci hanno solo promesso che valeva la pena viverla. La vita è troppo breve per svegliarsi con rimpianti…rincorrere la felicità è la gara di tutta una vita! Ama le persone che ti trattano bene. Dimenticati di quelle che non lo fanno .. ..

domenica 19 febbraio 2012

Tradimento e relazione di coppia, dott. Elvino Miali, medico psicoterapeuta(clicca per leggere)

Scritto da Elvino Miali - Interviste
Intervista al dott. Elvino Miali, Medico Psicoterapeuta, su un tema scottante, il “tradimento”.
L’ intervista è andata in onda su antenna 3 ed è stata condotta da Cecilia Zoppelletto all’interno della trasmissione “La stanza del thè”.

Le coppie di oggi

Intervistatrice: Oggi è nostro ospite Elvino Miali, medico psicoterapeuta. Benvenuto Elvino.
Elvino Miali: Buongiorno.
Intervistatrice: Buon pomeriggio. Ti abbiamo già incontrato diverse volte, abbiamo parlato di autostima, di coppie, di gelosia e uno dei discorsi che abbiamo iniziato l’ultima volta che sei venuto qui riguarda il tradimento: lo abbiamo lasciato in sospeso e ne vorrei parlare oggi – parliamo di coppie e di tradimento. Prima di tutto ti voglio chiedere che tipo di coppie ci sono adesso, come si formano in società, come è cambiato il nostro modo di veder la coppia perché, sinceramente, sembra che ci sia una gran confusione: il romanticismo acceso, le persone che dicono “sono innamorato, ho trovato l’uomo della mia vita, la donna della mia vita” e poi finisce la relazione. Cosa sta succedendo?
Elvino Miali: Sinceramente oggi, rispetto al passato, i singoli individui sono più attenti alla soddisfazione dei propri bisogni personali che non a quelli del partner o della società. Questo ha portato da una parte a una liberazione da vecchi schemi, quindi c’è più voglia di cambiamento; questo può essere un bene ma, quando il cambiamento produce delle conseguenze anche nelle persone che stanno intorno, possono sorgere dei problemi che potevano essere magari considerati prima di fare un passo.
Intervistatrice: Quindi siamo diventati molto egocentrici, cioè: la società è cambiata perché pensiamo solo a noi stessi?
Elvino Miali: C’è un maggior egoismo – non voglio demonizzarlo, ovviamente, però certamente un effetto collaterale è magari una maggior percentuale di tradimenti. Una volta la donna dipendeva economicamente dall’uomo, per cui anche se non ci si amava più le famiglie rimanevano insieme perché la cosa aveva una funzione sociale. Oggi si sceglie molto liberamente e altrettanto liberamente ci si può lasciare.
Intervistatrice: Allora, quali sono i fattori che possono far scattare un tradimento? Se una coppia si forma con la speranza di “un amore per sempre” quali sono le cause, le voglie,  le insoddisfazioni?
Elvino Miali: Certamente viviamo in un mondo molto più erotizzato rispetto una volta: le immagini che ci offre la televisione, la pubblicità… Ormai si vende di tutto associato a un corpo di donna, questo sicuramente crea delle conseguenze soprattutto nel mondo maschile ma di riflesso anche nel mondo femminile. La donna in un certo senso è più forte rispetto al passato perché può fare di questo un’arma vincente, d’altra parte aumentano anche le occasioni e l’occasione indubbiamente fa l’uomo ladro, come si dice.
Intervistatrice: Però si vorrebbe anche sperare che una volta che una coppia è formata c’è qualcosa che la tiene insieme, di non far vagare lo sguardo verso altre cose.
Elvino Miali: Sì, indubbiamente nelle fasi iniziali la forza centripeta, cioè che tiene insieme l’uomo e la donna, supera di gran lunga le forze centrifughe, quindi se c’è un grande innamoramento è assai improbabile che possa venire un tradimento. La cosa accadde dopo le prime fasi, quando il fuoco della passione si ridimensiona e le coppie sono prese dal “tran tran” della vita quotidiana per cui il desiderio di riscoprire vecchie passioni e vecchie emozioni può far capolino a un certo punto nella vita.
Intervistatrice: Mi fa molto piacere che tu abbia detto “il fuoco delle emozioni non si spegne” quindi è un bell’auspicio questo per le coppie perché non è che necessariamente si debba spegnere o non è che necessariamente si debba arrivare ad una crisi – comunque ci sono tanti passi che una coppia fa durante la sua vita insieme.
Quando la coppia è in crisi
Intervistatrice: Stiamo parlando di tradimenti, di delusioni, di tante cose che comunque possono rovinare un rapporto di coppia. Questi sono veramente solo i sintomi di una crisi o la crisi è in atto e non ci si può più salvare?
Elvino Miali: Nella maggior parte dei casi il tradimento insorge, capita, quando non c’è più innamoramento, quando qualcosa nella coppia non funziona, perché una coppia innamorata è raro che possa incorrere nel tradimento.
Intervistatrice: Si, ti do perfettamente ragione, è quello che penso anch’io, perché se c’è vero amore non si guarda il resto. Però molto più spesso si parla di relazioni aperte, quindi di persone che decidono di stare insieme però anche frequentare altre persone e dicono che è un modo di vivere la coppia moderna, di farla durare più a lungo, perché non c’è più la stanchezza. Secondo te è una cosa possibile o è solo una nuova moda?
Elvino Miali: Si, credo che sia una cosa più sbandierata che reale, sicuramente c’è più apertura rispetto al passato…
Intervistatrice: Quindi un tradimento viene perdonato?
Elvino Miali: Chiaramente si scherza con il fuoco: quando la coppia è aperta, la possibilità che ci si leghi più al secondo partner che al primo e che quindi la prima relazione si rompa è molto alta. Certamente è un modo sicuramente onesto e leale di concordare, di fare un patto con il partner, per cui se entrambi siamo d’accordo ad avere dei comportamenti sessuali più aperti rispetto a una volta almeno è un rapporto alla pari.
Intervistatrice: È un rapporto alla pari ma non è veramente un rapporto perché un rapporto è costruito da due persone.
Elvino Miali: Un rapporto di coppia è costruito da due persone. Stiamo parlando di coppie allargate per cui rimane sempre una coppia principale e poi eventualmente un partner secondario.
Intervistatrice: Quindi ognuno si fa il proprio gioco e le proprie regole: se due persone adulte decidono di vivere in un certo modo, possono farlo?

Elvino Miali: Certamente, questo è un comportamento che, mi verrebbe da dire, è un più leale. Il costume che è più diffuso invece, stando alle statistiche (perché pare che almeno il 50% delle persone abbiano tradito almeno una volta nella vita), è quello di farlo di nascosto dal proprio partner.
Intervistatrice: Di nascosto, cioè quando si viene “beccati a fare il tradimento” – in questo caso bisogna tentare di essere perdonati, di ricostruire la coppia o è troppo tardi?
Elvino Miali: Lì può succedere letteralmente di tutto, questo dipende dalle personalità in gioco, quindi i due partner possono avere delle personalità per cui l’offesa e l’onta sono tali da essere imperdonabili oppure si può arrivare ad una riconciliazione.
Intervistatrice: Vediamo se si può ricostruire la coppia.
Continuare il rapporto o lasciarsi
Intervistatrice: Abbiamo incominciato a parlare un po’ di varie cause dei tradimenti e hai detto che giustamente, dopo che è venuto alla luce questo tradimento, quest’infedeltà, si può scegliere se continuare il rapporto o no. Molte persone dicono “una volta che il vaso rotto, anche se lo aggiusti un po’, si perde la fiducia nella persona”.
Elvino Miali: Si può perdere la fiducia però si può anche riconquistare. Diciamo che, in linea di massima, la coppia può essere talmente tanto idealizzata, le aspettative possano essere talmente alte che dopo, quando si fa i conti con la realtà, con la vita di tutti i giorni, con un rapporto maturo, ci può essere una delusione o una disillusione e può nascere la voglia di guardarsi attorno. Però forse questa eccessiva idealizzazione non fa bene al rapporto di coppia.
Intervistatrice: No, e penso che sia anche ingiusto per un uomo vedere la propria moglie o fidanzata come la donna perfetta: quindi la mamma perfetta, la donna che lavora ecc. È un grosso carico per qualsiasi donna e penso che molte donne lo facciano anche verso il loro mariti: pensano che siano il papà, il marito, l’amico…
Elvino Miali: Il principe azzurro…
Intervistatrice: Il principe azzurro! Dev’essere sempre bellissimo, stupendo, fantastico e anche divertente, alle volte.
Elvino Miali: Si, quindi indubbiamente dopo un po’ tutto questo può non essere al 100% e quindi si deve fare i conti con la realtà e tollerare anche che una relazione possa essere buona anziché perfetta – perché il meglio è nemico del bene in molti campi.

Intervistatrice: Abbiamo iniziato a parlare di fiducia: la fiducia è veramente la parola chiave. Come si ricostruisce la fiducia?
Elvino Miali: Vediamo la cosa dal punto di vista del tradito. Molte volte si cerca una persona non sulla base di canoni estetici ma sulla base proprio della fiducia, quindi perché si ha avuto nella propria infanzia, nella propria adolescenza, delle esperienze di vita tali per cui un altro tradimento, un’altra delusione, potrebbero essere disastrosi e intollerabili. In quel caso, quando accade il tradimento, per la persona la ferita è talmente forte che può essere difficile perdonare e allora si formano spesso quelle coppie che si lasciano senza rimedio. Quando invece la personalità, l’autostima di ciascuno è alta non si dà al tradimento il significato di un’onta mortale per sempre imperdonabile, questa invece può essere l’occasione per far avanzare il rapporto ad un livello ancora migliore di quello di prima, come quando tra due amici si litiga ma poi dopo quando si fa pace si ha una relazione ancora più salda di prima.
Intervistatrice: Sì, perché si è andati più avanti dei limiti di una persona.
Come prevenire il tradimento: dialogo e comunicazione

Intervistatrice: Oggi facciamo un po’ di “terapia di coppia” considerando le coppie che purtroppo devono affrontare un tradimento, un’infedeltà. Abbiamo visto che si può andare oltre, si può perdonare e diventare una coppia più forte, in un certo senso. Quella che inizia a tradire con un’infedeltà continua è una coppia malata – non c’è una terapia di prevenzione per aiutare la fedeltà del nostro partner ?
Elvino Miali: Sicuramente il dialogo e la stima reciproca devono essere coltivati: l’errore più comune è quello di lasciarsi prendere dalla routine e non coltivare più attivamente la relazione di coppia. In questo modo si parla di “fedeltà passiva”, cioè non tradisco però non faccio nulla per tenere acceso il rapporto di coppia.
Intervistatrice: Non tradisco perché sono innamorato, non per principio.
Elvino Miali: In quel momento lì è una pura casualità che non avvenga il tradimento, magari perché non ci sono occasioni, però è una coppia sicuramente a rischio quella dove non ci si viene incontro, non ci si interessa dell’altro ecc.
Intervistatrice: Quindi il successo di una coppia è, anche per la fedeltà, sempre il dialogo? Mantenere attivo il rapporto? Se comunque una coppia si conosce, se sta insieme magari cinque o sei anni, in che modo si può mantenere attivo rapporto?
Elvino Miali: Le lamentele della donna possono essere “non hai più un pensiero carino per me, non mi sorprendi più, non mi diverti più come una volta, come quando ti ho conosciuto”, quindi queste sono parole che fanno intendere che il pensierino, l’attenzione, il messaggino, il regalino, il pensiero che tu sei presente nella mia vita è un segno che io coltivo attivamente il nostro rapporto.
Intervistatrice: Quindi anche un sentirsi amati. Il problema del tradimento è che non ci si sente più amati in un certo modo.
Elvino Miali: Non ci si sente più amati in un certo modo e in alcune occasioni appunto, come dicevamo prima, vivendo in un mondo sicuramente più erotizzato rispetto una volta, quando non ci si accontenta più dell’amore, della tenerezza, si può avere voglia di sprigionare emozioni e quindi quello potrebbe essere una buccia di banana su cui si scivola. Da questo punto di vista uomo e donna hanno dei comportamenti differenti: in genere l’uomo tradisce più per sesso e la donna per cuore.

Perché si tradisce?


Intervistatrice: Allora, hai detto prima che gli uomini tradiscono per sesso e la donna tradisce per amore.

Elvino Miali: Sì, è una generalizzazione ma in genere è così.
Intervistatrice: È una generalizzazione, però è un po’ triste pensare che comunque, nonostante l’evoluzione (la donna è cambiata, l’uomo è cambiato), il modo di esprimersi di una donna non sia cambiato. Non trovi che magari anche la donna adesso cerchi di tradire solo per sesso e magari l’uomo abbia bisogno d’amore? Non è possibile? Cambia tutto ma l’uomo rimane sempre quello che cerca sempre il sesso?
Elvino Miali: Si, diciamo che le percentuali si stanno equilibrando anche se rimane una prevalenza di questa tendenza culturale. C’è una differenza fra la psicologia maschile e femminile che predispone a questo tipo di comportamenti, infatti anche la psicoanalisi ci viene incontro in questo senso: il bambino, quando viene sgridato dalla madre, poiché è dipendente dalla madre (per il bambino la mamma è tutto) non riesce ad accettare nella madre un comportamento così cattivo, così crudele…
Intervistatrice: Di rifiuto quasi…

Elvino Miali: E allora avviene una sorta di scissione nell’immagine che il bambino ha della propria madre: si parla di madre fata e di madre strega, dall’altra parte. Questa scissione da adulto, da adolescente, porta a dividere le donne in due categorie, appunto: le sante, quelle che sono da sposare e coloro che invece fanno pensare alla trasgressione e così via. Questo tipo di scissione non viene nelle donne – non conosco esattamente il motivo ma è stato descritto nei testi classici di psicologia ed è di comune riscontro anche nella mia pratica clinica con i pazienti.
Intervistatrice: Quindi, l’uomo praticamente cerca sempre il sostituto, la sostituta alla mamma da mettersi lì in casa e poi trasgredire fuori con quelle che “non sono le fate”.
Elvino Miali: Purtroppo questo è un costume sempre meno in voga rispetto una volta perché adesso la donna è anche più piacente: una volta la donna a 35/40 anni era sulla via del decadimento, oggi vediamo per fortuna anche a sessant’anni delle belle signore che si curano.
Intervistatrice: Quindi le cose stanno cambiando.
Elvino Miali: Sì, stanno cambiando.
Terapia di coppia

Intervistatrice: Che tipo di coppie vengono in terapia da tè in studio ad esempio?

Elvino Miali: Sono delle coppie che devono decidere se non ce la fanno più a stare insieme oppure non ce la fanno a lasciarsi.
Intervistatrice: Trovi che le persone che cercano la terapia sono quelle praticamente sul burrone, che stanno proprio per cadere? Praticamente è una telefonata o a tè o all’avvocato. Trovi che sia così?
Elvino Miali: In genere, nella maggior parte dei casi, sono purtroppo già state dall’avvocato, cioè quando vengono da me già è avvenuto qualche cosa di grave, perché non si ricorre allo psicoterapeuta come prima spiaggia ma spesso come ultima. Indubbiamente le coppie che vengono da me vengono in uno stato di estremo rancore dove l’emozione, la rabbia, prendono il sopravvento e il mio lavoro è quello di facilitare l’espressione di questa rabbia ma non nella solita maniera distruttiva. Faccio notare come è utile l’ascolto delle emozioni ma anche queste poi alla fine offuscano la mente che non è in grado di ragionare lucidamente. Solo dopo i primi incontri quando questa rabbia ha cominciato a diradarsi, è possibile recuperare….

EMMA ha vinto il festival di sanremo (clicca per leggere)

Era una vittoria annunciata fin dal principio, e il televoto non ha regalato alcuna sorpresa, al momento della resa dei conti.
 Addirittura, Noemi era prima, Arisa seconda, Emma solo terza dopo la somma della prima tranche di televoto, voto dell’orchestra e voto della sala stampa (quest’ultima aveva premiato Noemi, facendola passare dal quarto al primo post e facendo scendere dal podio virtuale l’accoppiata D’Alessio-Bertè).

Ma alla fine le due finaliste non hanno potuto nulla contro la potenza di fuoco dei televotanti (che vedeva riuniti anche i fan di Alessandra Amoroso, sapientemente accoppiata alla Marrone nella serata dei duetti).
Per la terza volta in quattro anni, dunque, la De Filippi piazza uno dei suoi “Amici” sul gradino più alto del podio (l’anno scorso, solamente Roberto Vecchioni aveva privato Emma, con i Modà, della vittoria). Se si considera che Alessandro Casillo, vincitore fra i giovani, proviene da Io Canto si può dire che il Festival è stato vinto dai talent di Canale5 senza timore di sbagliare.
Talent di Canale5 che stanno per accogliere l’ex direttore artistico del Festival di Sanremo, Gianmarco Mazzi (il quale, come noto, lavorerà al serale di Amici).
Un testo che vorrebbe essere “impegnato”, quello della canzone vincitrice, Non è l’inferno, che Mario Luzzato Fegiz ha definito, sul Corriere della Sera uno dei testi più brutti e confusi mai ascoltati al Festival. Emma - che al momento di cantare di nuovo si dimentica persino i nomi degli autori del testo e si commuove senza lacrime - ha la grinta giusta e la fanbase sufficientemente numerosa per portarlo comunque al trionfo finale.

Festival di Sanremo 2012 - Noemi, Arisa, Emma: tre donne sul podio (clicc per leggere)

Sono Noemi, Arisa ed Emma le tre finaliste del Festival di Sanremo 2012.
Tre donne sul podio, dunque.

Strano il destino di questo Festival. La favorita, Emma, è sul podio. Ma Noemi la supera sommando televoto e orchestra più voto dei giornalisti. E Arisa, completamente dimenticata dai bookmakers è la vera sorpresa di questa edizione: era seconda, prima dell’ultima tranche di televoto.
Sarà, infatti, il voto telefonico e null’altro a decretare la vincitrice del Festival di Sanremo. Curioso notare che Noemi viene da X Factor, Emma da Amici e che di X Factor (ultima edizione) Arisa è stata giudice. Tutte e tre, dunque, sono in qualche modo legate al mondo dei talent show (Arisa è l’unica a non aver mai partecipato come concorrente). Talent show cui era legato anche ALESSANDRO CASILLO ,che ha vinto tra i giovani

sabato 18 febbraio 2012

strano il mio destino...


Un grande piacere della vita (clicca per leggere)

è fare quello che la gente dice che non puoi fare.


tutto può scolorirsi da un giorno all"altro, (clicca per leggere)

,ma può anche riacquistare più  colore di prima...ma qst molto dopoo

Semifinale Sanremo 2012: eliminati Chiara Civello e Matia Bazar (clicca per leggere)

Nella quarta serata di Sanremo 2012 del 17 Febbraio si è svolta la semifinale dei 12 cantanti Big rimasti in gara (i Marlene Kuntz e Irene Fornaciari erano stati infatti già eliminati definitivamente nella serata del “ripescaggio” al televoto.

Dopo l’ esibizione in duetto dei 12 cantanti Big rimasti in gara, a fine serata è stato conteggiato il televoto del pubblico a casa sommato al voto della Sanremo orchestra. Dai risultati sono stati eliminati in semifinale i Matia Bazar con la canzone Sei Tu e Chiara Civello con la canzone Al Posto del Mondo. Gli altri 10 cantanti Big rimasti in gara andranno invece alla finale di Sanremo 2012 del 18 Febbraio in cui sarà decretato il vincitore di Sanremo 2012 per la categoria cantanti Big. Per la finale di Sanremo 2012 tornerà anche Adriano Celentano a chiusura del festival.
La gara dei cantanti di Sanremo Giovani 2012 Nuove Proposte si è invece conclusa sempre nella serata del 17 Febbraio 2012: il vincitore di Sanremo Giovani 2012 è Alessandro Casillo con la canzone E’ Vero 
 

venerdì 17 febbraio 2012

Sanremo 2012, ripescati Carone e D’Alessio-Bertè. Resoconto Terza serata (clicca per leggere)

Serata formidabile quella di ieri sera al Festival di Sanremo. Grandi nomi del panorama internazionale hanno calcato il palco dell’Ariston, regalando al pubblico in sala e a casa emozioni uniche.
Il tutto si è svolto nell’ambito di “Viva l’Italia nel mondo“, una sorta di kermesse dentro la kermesse, nella quale ciascuno dei 14 Big in gara ha riproposto una canzone italiana famosa nel mondo accompagnandosi con un ospite straniero. I membri della stampa riuniti hanno decretato che la miglior performance della serata è stata quella dei Marlene Kuntz con Patti Smith in “Impressioni di Settembre“. A loro il premio, un’opera del Maestro Orafo Affidato di Crotone. Nonostante ciò i Marlene sono stati definitivamente eliminati dalla competizione di Sanremo 2012 assieme a Irene Fornaciari. Sono stati invece ripescati dal televoto le due coppie Carone e Dalla, D’Alessio e Bertè.



 Un momento della trasmissione viene dedicato anche a Whitney Houston, scomparsa improvvisamente la scorsa domenica: dal pubblico chiedono un omaggio, Morandi rivela che c’era l’intenzione di farlo questa sera, ma segue comunque il suggerimento.
Passaggio commovente della terza serata di questo Sanremo 2012 ci viene offerto da Arisa e Josè Feliciano, che cantano “Che sarà“. Lo stesso Feliciano l’aveva presentata per la prima volta a Sanremo nel 1971, dopo 40 anni ancora commuove il pubblico. E dopo piange anche Morandi, perchè il cantante portoricano decide di omaggiarlo cantando “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones“.
Renga ci fa scoprire Sergio Dalma, cantante spagnolo di grande successo in patria, che ripropone nella sua lingua i più grandi successi italiani. Prima cantano “Il mondo” di Jimmy Fontana, poi “Bella senz’anima” di Cocciante.

giovedì 16 febbraio 2012


seconda serata sanremo (clicca per leggere)

Sanremo: eliminati D'Alessio-Bertè, Marlene Kuntz, Fornaciari e Dalla.

 L'umorismo dei Soliti Idioti,il ritorno di Ivana e gli spacchi di Belen rischiarano l'atmosfera dopo la prima serata in salita..

L’eliminazione, provvisoria, di Gigi D’Alessio e Loredana Bertè, Pierdavide Carone e Lucio Dalla, Marlene Kuntz e Irene Fornaciari è l'altra notizia della seconda serata che ha visto la partenza della gara dopo i problemi della prima sera. Anche se il regolamento prevede il ripescaggio di due dei quattro eliminati tramite il televoto già domani. Per quel che riguarda i Giovani sono passati Alessandro Casillo, gli Io ho sempre voglia, Erica Mou e Marco Guazzone.  Sul piano della cronaca, dopo gli sconquassi di Celentano, ci si è accontentati della farfalla di Belen.

 Tornata sul palco, insieme a Elisabetta Canalis, la conduttrice di Italia’s Got Talent, ha indossato un vestito con uno spacco vertiginoso che lasciava scoperto l’inguine dove c’è il tatuaggio di una farfalla. L’immagine sta impazzando sulla Rete. Una voce arrivata sul palco tanto che Belen ha dichiarato, «ce li ho, ce li ho». Sottinteso: gli slip.Gli ospiti comici sono stati I soliti idioti, cioè Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio. Dopo le polemiche di ieri sul linguaggio troppo scurrile di Luca e Paolo, c’era qualche timore visto lo stile non propriamente in linea con il Galateo dei due. A parte un paio di parolacce innocue, l’unico brivido provocato da Mandelli e Biggio...La seconda serata ha visto anche il debutto di Ivana Mrazova, bloccata nella prima puntata da un torcicollo monstre. Ha fatto il suo compitino, producendosi in un balletto che sicuramente non è la sua specialità. Rocco Papaleo si sta guadagnando meritatamente uno spazio importante in questa edizione: è stato lui a dare un tono diverso e originale alla lunga sequenza di canzoni in gara (in tutto 22) dimostrando che la sua è stata una scelta felice. Per ciò che concerne la gara dei Big, le esibizioni sono state più sicure. Nina Zilli e Noemi le più convincenti insieme a Francesco Renga. Arisa, i Matia Bazar, Dolcenera, Eugenio Finardi, Emma, Samuele Bersani, Chiara Civello si giocheranno, insieme ai due ripescati, le loro carte nelle prossime serate.