lunedì 27 febbraio 2012

Litigare senza farsi male(clicca per leggere)

Le discussioni di coppia sono positive, aiutano a migliorare, ma devono essere gestite bene per non rovinare la relazione.
 I contrasti di coppia spesso riassumono una serie di recriminazioni che manifestano frustrazioni; di conseguenza nelle inevitabili serie di botta e risposta non è raro che ognuno resti sulla difensiva e non si sforzi di avvicinarsi all'altro per comprendere davvero l'oggetto del contendere.

Tuttavia, per evitare che le discussioni abbiano conseguenze spiacevoli, è importante che entrambi le parti usino un tono adeguato e delle parole consone. Perché bisogna imparare a litigare, senza lasciare ferite profonde.
Discussioni costruttive
C'è chi allo scontro aperto preferisce il conflitto mascherato, che si esprime in modo sotterraneo attraverso il sarcasmo o con comportamenti passivo-aggressivi, mentre altri temono il confronto al punto di evitare qualsiasi diverbio per mantenere un'atmosfera il più possibile idilliaca.
In realtà una coppia davvero equilibrata non è quella che non litiga mai, ma quella che sa farlo nel modo più appropriato. Ciò significa utilizzare i malintesi e le difficoltà per portare avanti un processo di crescita e all'occorrenza rimettersi in discussione, visto che il litigio è un momento di conoscenza reciproca.
 Le regole per lei e per lui Non usare le debolezze dell'altro
In un rapporto amoroso, la conoscenza delle reciproche debolezze e fragilità può essere controproducente. Se da un lato permette di vivere una relazione più autentica, favorendo uno scambio aperto, dall'altro può essere usata durante un litigio per ferire il partner con armi improprie. Quindi durante una lite non bisognerebbe approfittare dei punti vulnerabili dell'altro.
Non usare “sempre” e “mai”
Usare questi avverbi significa estremizzare il giudizio, dando una visione distorta e provocatoria del comportamento del partner. Meglio ricorrere ad un linguaggio meno categorico, che consenta di fare un passo indietro rispetto alle singole prese di posizione, avvicinandosi alla controparte prendendo in esame altri punti di vista e altre angolazioni.
Lasciare fuori genitori e suoceri
Spesso la tentazione di addossare responsabilità di rancori e incomprensioni ai rispettivi genitori può essere forte, ma è da evitare. Il rischio è coinvolgere nella mischia i parenti, con il formarsi di schieramenti contrapposti. Ciò impedisce alla relazione di evolversi, tenendola intrappolata in dinamiche perverse che non permettono di essere sinceri con se stessi e con l'altro.
Non interrompere e ascoltare
Saper ascoltare è un'arte preziosa che richiede la capacità di lasciare esprimere l'altro senza interferire, senza dare giudizi e rimproveri. Applicare questa modalità durante un litigio è difficile, perché necessita di autocontrollo, tatto e sensibilità. Ma esercitarsi è un bene per la coppia e per comprendere davvero i bisogni dell'altro.
Evitare offese e parolacce
Durante una lite spesso ci si offende e si usano termini poco consoni. In questo modo però la discussione non porta da nessuna parte. Meglio quindi aspettare che la rabbia passi e poi aprire un confronto usando toni più civili.

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