lunedì 30 aprile 2012

Seduzione: 10 cose che ci fanno impazzire in un uomo (clicca per leggere)

Da un sondaggio  fatto capiremo quali sono le 10 cose che più ci piacciono in un uomo...


 

Il sedere

Nel corrispettivo maschile di questa classifica probabilmente il sedere si sarebbe trovato ai primi posti: insomma questo è un chiaro esempio di differenze insanabili tra maschi e femmine.

Nella nostra classifica il sedere è al decimo posto! Insomma, se lui ha un bel sedere tanto di guadagnato, ma soprattutto non è la prima cosa che guardiamo…


L'altezza

In nona posizione l’altezza.

Cari maschietti, non è fondamentale, ma se supertate il metro e 80 e siete imponenti e protettivi tanto di guadagnato.

Del resto è ben noto il proverbiale fascino dell’uomo-branda (vale a dire: colui che ti sovrasta).

Si comprende anche la passione di molte per giocatori di basket, pallavolo e – perché no- rugby!

 

sorriso

In ottava posizione un brusco passaggio da qualità assolutamente veniali come sedere e statura a qualcosa di molto più sottile e concettuale. Il sorriso.

Qui i termini non sono oggettivi: non è fondamentale avere labbra carnose o denti da pubblicità di dentifricio. Sappiate solo che quando incappiamo in un sorriso che ci intriga (per motivi misteriosissimi) il danno è già fatto. Quindi uomini, sorrideteci!

Farci ridere

Abbastanza contigua alla voce precedente, in settima posizione, la tanto chiacchierata capacità di farci ridere.

Esatto, non è una roba che si dice per luogo comune (come quella storia delle dimensioni che non contano), è proprio vero. Va bene tutto, puoi essere un figo stratosferico, ma se sei un musone non andiamo lontano.

Mentre se invece hai quel tipo di simpatia che ci piace, che ci fa stare con la risata pronta ogni volta che ti vediamo, caro maschietto hai già qualche punto in più di default. Una risata è capace di cancellare parecchi altri difetti (fisici e non), credetemi!

 

Le spalle

Facciamo un balzo alla sesta posizione, e torniamo a una caratteristica puramente fisica, vale a dire le spalle.

Sembra che le spalle siano un feticcio irrinunciabile e incredibilmente attraente. Tanto da risultare più importanti dell’altezza o dei banalissimi addominali. Non ci sembra per niente strano: un paio di spalle solide e ben piazzate saltano subito all’occhio e rendono la figura più virile, maschia e protettiva.

E noi ragazze facciamo caso a questi dettagli… Adesso, amici, sapete su quali attrezzi insistere in palestra!

 

Gli occhi chiari

In quinta posizione gli occhi chiari, azzurri o verdi che siano.

Sarà che siamo un popolo mediterraneo, e che gli occhi chiari non sono comunissimi. Ma sembra che al fascino di un paio di occhi di ghiaccio in poche sappiamo resistere…


La bocca

Quarta posizione a uno degli organi più importanti del corpo. Che avete capito? Stiamo parlando della bocca!

Con la bocca si sorride, si mandano segnali in codice, si bacia e…si possono fare tantissime altre cose interessanti.

Sicuramente è una delle parti più sensuali in un uomo!


L'autoironia

Insomma, è proprio vero che ci piacciono i simpatici!

Scherzi a parte, se c’è una cosa nei maschietti che proprio ci fa sorridere è quando sono troppo convinti, arroganti, quando vogliono fare per forza quelli tutti d’un pezzo, con tanto di orgoglio inscalfibile e gare a chi ce l’ha più lungo (metaforicamente parlando).

Tutte queste cose a noi ragazze sembrano abbastanza sciocche.

Per questo quando incontriamo uno capace di scherzare su stesso, di mettersi in discussione e di sdrammatizzare, ci andiamo a nozze (non nel senso che ce lo sposiamo il giorno dopo).

Le mani

Andiamo al clou della nostra classifica: in seconda posizione, signore e signori, abbiamo le mani.

Noi ci avremmo scommesso. La bellezza delle mani di un uomo non è comparabile a nient’altro. Hanno un fascino strano e nodoso le mani di un uomo. E quando incontriamo un paio di mani come diciamo noi, non possiamo fare a meno di sentircele già addosso…

Ma adesso rullo di tamburi: indovinate cosa c’è in testa alla classifica?

 

Lo sguardo

Ebbene si, cerebrali e sottili fino all’ultimo. In testa alla classifica delle cose che ci fanno impazzire in un uomo c’è proprio lo sguardo.

Con gli occhi ci si possono dire parecchie cose che con le parole non sapremmo esprimere, e molte di queste cose – fidatevi – sono vietate ai minori

Ora non chiudete la pagina, la nostra classifica non finisce qui, nella prossima slide trovare il grande assente che (quasi) nessuna ha nominato.

 

Il grande assente

Ok, facciamola breve, stiamo parlando del pacco.

Proprio così, a parte qualche burlona che ha inserito tra le risposte una metaforica “Pepsi” (immaginiamo si riferisse alla lattina), il pacco è il grande assente della nostra classifica.

Non sono mancati commenti di maschietti che ci davano delle ipocrite.

Volete sapere la cruda verità? Il pacco nelle nostre risposte non compariva, ma non perché non ci facciamo caso. Anzi. Non compare perché non è la prima cosa che guardiamo, e soprattutto, non è la cosa che ci fa innamorare. Duole dirlo, ma evidentemente è qualcosa di secondario. Si, nonostante l’emancipazione in amore continuiamo a essere molto ingenue!







venerdì 27 aprile 2012

La masturbazione femminile è un tabù?(clicca per leggere)

Per lungo tempo le donne che si procuravano piacere da sole sono state trattate come delle malate. Oggi, fortunatamente, non si arriva più a tanto ma, in ogni caso, non mancano fraintendimenti e falsi miti. Facciamo chiarezza.Nel 1700 il medico svizzero Samuel Tissot la considerò una malattia. La prima volta in cui se ne è parlato apertamente, in maniera scientifica e in maniera sensata erano gli anni Sessanta. È ancora un tabù sia per gli uomini che per le donne. È la masturbazione femminile, ricerca autonoma del piacere malvista non solo dalla società ma persino da chi la pratica che spesso se ne vergogna e, complice il silenzio e la poca informazione, cade vittima delle più strane leggende metropolitane, alcune verosimili altre del tutto folli.

Cominciamo quindi col dire che anche in questo campo fare informazione è basilare in modo che venga data a tutte la possibilità di vivere la propria sessualità in maniera serena. Partiamo, dunque, dalle buone notizie: masturbarsi non è una malattia, non provoca i brufoli, non ritarda lo sviluppo, non rende ciechi né, tantomeno, sordi, non è la risposta ad una pulsione tipica di chi reprime i propri appetiti sessuali e, infine, non rende affatto insensibili al piacere di coppia.

In altre parole finché l’onanismo non è un’ossessione non provoca nessun danno né di natura fisica né nel relazionarsi al sesso. Non è certo una notizia, è vero, ma nonostante il primo studio scientifico sulla materia risalga agli anni Sessanta, furono Masters & Johnson  in quella occasione a sollevare il problema svelando che la ricerca autonoma del piacere era una pratica abituale tra le donne americane, purtroppo i falsi miti dilagano.

Alla luce di ciò, posto che quindi non c’è niente di male nel masturbarsi non resta che aggiungere che per ogni donna questo tipo di pratica è legata alle esigenze più diverse. In molte, per esempio, lo fanno per rilassarsi inducendo il cervello a stimolare endorfine, altre lo fanno semplicemente per provare piacere, ma non è detto che tutte raggiungano necessariamente l’orgasmo.

In ogni caso non c’è assolutamente niente di cui vergognarsi
. Certo, forse non sarà l’argomento migliore da sfoderare con la futura suocera ma questo non signifca ritenersi portatrici sane di un’onta da lavare.

Il piacere al femminile:

La masturbazione femminile è stata a lungo un vero e proprio tabù al centro di diverse leggende metropolitane.A prescindere dai miti la realtà è che masturbarsi non rende né sordi né ciechi.... né insensibili al piacere di coppia

Non è neanche vero che praticando l'autoerotismo si raggiunga con certezza l'orgasmo...

 ... in compenso però è vero che ci si liberi dallo stress 

 L'intimità di ogni donna è una cosa molto privata ed è importante che dalla camera da letto le false dicerie rimangano fuori.

Viagra e sorrisi per il cuore(clicca per leggere)

Sorridere, lavarsi i denti e, in alcuni casi, persino assumere del Viagra. Ecco tutti i rimedi che, a quanto pare, fanno bene al nostro cuore.

 La salute del nostro cuore è fondamentale. Per mantenerla bisogna tenere sotto controllo il nostro stile di vita, ovviamente, ma questo può non bastare perciò la ricerca è sempre pronta a studiare nuove strategie preventive e nuovi rimedi. Ecco un riassunto di alcune delle notizie più curiose emerse nelle ultime settimane.

Il Viagra fa bene al cuore, o meglio uno dei suoi principi attivi è in grado di agire su di una molecola bersaglio coinvolta nelle trasformazioni cardiache indotte dal diabete mellito impedendo l’ ingrossamento del cuore, con conseguente alterazione del ventricolo sinistro, tipico anche dell’ipertensione e di altre patologie del sistema circolatorio. Parola dei ricercatori della Sapienza di Roma il cui studio è stato pubblicato dalla rivista “Circulation”. In ogni caso, però, è bene specificare che il farmaco rimane controindicato per i pazienti che assumono medicinali dilatatori delle coronarie.

Essere ottimisti riduce le possibilità di infarto del 50%. Non è solo un modo di dire: è la verità. Lo ha dimostrato un team di studiosi dell’Harvard School of Public Health dopo aver preso in esame più di duecento studi circa la relazione tra stile di vita e malattie cardiovascolari incrociandone i risultati. In questo modo è stato scientificamente dimostrato quanto già sospettavamo da tempo: si vive meglio con il sorriso sulle labbra. I soggetti dichiaratisi felici, infatti, hanno registrato anche una pressione sanguigna più bassa e livelli di grassi inferiori nel sangue.

Lavare i denti due volte al giorno aiuta a prevenire alcuni problemi cardiaci. A dirlo è uno studio realizzato dal Royal College of Surgeons di Dublino e dall'Università di Bristol, coordinato da Howard Jenkinson, in collaborazione con Steve Kerrigan del Royal College of Surgeons che ha messo in luce come una buona igiene orale eviti che lo Streptococcus gordonii, un batterio responsabile sia della placca che di gravi malattie cardiache, si insinui nel flusso sanguigno.

giovedì 26 aprile 2012

DA DIAMANTE LEI A LUCE LUI A SENZA RISERVA..TUTTO SU ANNALISA (clicca per leggere)

Nasce il 5 agosto del 1985 e fin da piccolissima  si appassiona alla musica, partecipando a varie manifestazioni canore locali per bambini e avvicinandosi allo studio della chitarra classica.
Nel 1999 comincia lo studio della tecnica vocale sotto la guida della cantante pianista Danila Satragno, e si avvicina nel frattempo a pianoforte e flauto traverso anche tramite l’Accademia Musicale Cilea di Savona.
A partire dal 2000 è stata cantante solista in svariati gruppi locali, collaborando saltuariamente anche con Dino Cerruti, Rodolfo Cervetto e Loris Tarantino, approcciandosi così anche alla composizione, esperienza che la porterà nel 2007 alla partecipazione agli eventi musicali “Arezzo Wave” e  “Just like a woman” come coautrice di brani originali.
Nel 2001 partecipa in qualità di cantante allo spettacolo “Luci in sala”, organizzato dal gruppo teatrale “Uno sguardo dal palcoscenico” di Cairo Montenotte, sotto la regia di Luca Franchelli.
Nel luglio del 2001 partecipa al seminario sull’interpretazione canora tenutosi a Loano sotto la guida di Carl Anderson, già Giuda in "Jesus Christ Superstar".
Tra il 2001 e il 2003 partecipa a svariati concorsi letterari, tra cui:
  • il Premio Gabriella Richeri Mazzarelli “Voci di Liguria”;
  • il Premio organizzato dall’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati) sul tema della “Stazione” come simbolo del viaggio della memoria, vincendo in questa occasione il viaggio studio ai campi di sterminio nazisti;
  • il Premio nazionale di Prosa “Sincerità” indetto dall’associazione Culturale Pegaso di Biella, vincendo.
Nel 2004 partecipa come corista, insieme a Roberta Daniel e Mariagrazia Scarzella alla registrazione dell’ultimo disco di Danila Satragno, "unLupoinDarsena", che vede inoltre la partecipazione di Riccardo Zegna, Dado Moroni, Roberto Gatto, Sandro Gibellini e Rosario Bonaccorso.
Dal 2004 al 2006 collabora come corista con l’orchestra Bruni di Cuneo, insieme con le allieve del corso di “Tradizioni musicali extraeuropee e vocalità afroamericane" tenuto da Danila Satragno al conservatorio Ghedini.
Attualmente continua la collaborazione con la Vocal Coach Danila Satragno, parallelamente a diversi progetti legati alla composizione e scrittura di brani originali.
Nel frattempo ha conseguito il diploma di Maturità Scientifica presso il Liceo Calasanzio di Carcare e la laurea in Fisica presso  la facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Torino.

 

Il partner si sceglie… a naso(clicca per leggere)

L’amore e le relazioni sono soprattutto una questione di olfatto. Dal mondo animale fino a quello umano, il naso ha un ruolo determinante nella scelta del partner potenzialmente “giusto”, così come ha un peso di grande rilievo nell’equilibrio delle attrazioni e nella vita di tutti i giorni.
Lo ha spiegato al Guardian, lo scrittore Robin Dunbar, autore del saggio “The Science of Love and Betrayal: “Il nostro rapporto con l’odore è uno degli indicatori più eloquenti di chi siamo veramente e una delle strategie naturali che istintivamente ci conducono verso la persona giusta per noi. Ciò avviene nonostante l’avversione che spesso si registra per gli odori e le ridotte aree olfattive del cervello umano, minori rispetto ad esempio a quelle dei cani”. Gli odori ci rendono sorprendentemente e inconsciamente sensibili fin dal momento in cui veniamo al mondo. Spiega Dunbar: “Il neonato si attacca al seno della mamma perché ne percepisce l’odore, come è tipico dei mammiferi”.
L’olfatto non solo ci orienta nelle scelte ma è uno dei migliori marcatori dei nostri gusti e della nostra personalità “perché l’odore è determinato dai grandi geni del complesso di istocompatibilità e costituisce la nostra firma chimica personale”.
Tutto questo è ancora più vero quando si entra nella sfera dei rapporti di coppia Avvicinarsi a un potenziale partner al punto di avvertirne l’odore è un primo e istintivo modo per vagliarne la validità. Il “naso”, dunque è il primo strumento attraverso cui passa la seduzione e costituisce un efficace strumento di selezione. un modo per capire se l’altro è una buona scommessa oppure no.
Non tutti, però, abbiamo un olfatto di pari sensibilità e si registrano differenze significative tra i sessi. Spiega ancora Dunbar: “L’olfatto gioca un ruolo maggiore nell’eccitazione sessuale delle donne mentre gli uomini sembrano dare maggiore affidamento ai segnali visivi, scelgono insomma da lontano. Le donne, invece, tendono a una selezione più vicina e intima”.

mercoledì 18 aprile 2012

Se ami, ama apertamente (CLICCA PER LEGGERE)

Venti monaci e una monaca, che si chiamava Eshun, facevano esercizio di meditazione con un certo maestro di Zen.
Nonostante la sua testa rapata e il suo abito dimesso, Eshun era molto carina. Diversi monaci si innamorarono segretamente di lei. Uno di questi le scrisse una lettera d'amore, insistendo per vederla da sola.
Eshun non rispose. Il giorno dopo il maestro fece lezione ai suoi discepoli, e alla fine della conferenza Eshun si alzò. Rivolgendosi a quello che le aveva scritto, disse: «Se veramente mi ami tanto, vieni qui e prendimi subito tra le tue braccia».

Trovare un diamante su una strada fangosa (CLICCA PER LEGGERE)

Gudo era l'insegnante dell'imperatore del suo tempo. Però viaggiava sempre da solo come un mendicante girovago. Una volta, mentre era in cammino verso Edo, il centro culturale e politico del shogunato, si trovò nei pressi di un piccolo villaggio chiamato Takenaka. Era sera e pioveva a dirotto. Gudo era bagnato fradicio. I suoi sandali di paglia erano a pezzi. In una casa colonica vicino al villaggio vide quattro o cinque paia di sandali su un davanzale e decise di comprarne un paio.
La donna che gli vendette i sandali, vedendolo così bagnato, lo invitò a passare la notte lì in casa. Gudo accettò con molti ringraziamenti. Entrò e recitò un sutra davanti al reliquiario della famiglia. Poi la donna lo presentò a sua madre e ai suoi figli. Notando che avevano tutti un'aria afflitta, Gudo domandò se fosse accaduta qualche disgrazia.
«Mio marito gioca d'azzardo ed è un beone» gli spiegò la padrona di casa. «Quando gli capita di vincere si ubriaca e diventa manesco. Quando perde si fa prestare i soldi dagli altri. A volte, quando è ubriaco fradicio, non rincasa nemmeno. Che posso fare?».
«Lo aiuterò io» disse Gudo. «Ecco un po' di denaro. Procurami un gallone di vino buono e qualcosa di stuzzicante da mangiare. Poi andatevene a dormire. Io resterò in meditazione davanti al reliquiario».
Quando, intorno alla mezzanotte, il marito della donna rincasò completamente ubriaco, si mise a berciare: «Ehi, moglie, io sono a casa. Non c'è niente da mangiare?».
«Qualcosa ce l'ho io» disse Gudo. «Sono stato sorpreso dalla pioggia, e tua moglie mi ha gentilmente invitato a passare qui la notte. Per ringraziarla ho comprato del pesce e un po' di vino, sicché puoi gustarne anche tu». L'uomo fu tutto contento. Bevve subito il vino e si sdraiò sul pavimento. Gudo rimase in meditazione accanto a lui.
Quando il marito si svegliò la mattina dopo, non ricordava più nulla della sera prima. «Chi sei? Di dove vieni?» domandò a Gudo che stava ancora meditando.
«Sono Gudo di Kyoto e sto andando a Edo» rispose il maestro di Zen.
L'uomo provò un'immensa vergogna. Non la finiva più di scusarsi con l'insegnante del suo imperatore.
Gudo sorrise. «In questa vita tutto è instabile» spiegò. «La vita è brevissima. Se tu continui a giocare e a bere, non ti resterà il tempo di fare altro, e farai soffrire anche la tua famiglia».
Fu come se la coscienza del marito si ridestasse da un sogno. «Come potrò mai compensarti di questo meraviglioso ammaestramento? Lascia che ti accompagni e che porti la tua roba per un pezzo di strada».
«Come vuoi» acconsentì Gudo.
I due si misero in cammino. Dopo tre miglia Gudo disse all'uomo di tornare indietro. «Altre cinque miglia soltanto» lo pregò quello. Continuarono a camminare.
«Ora puoi tornare indietro» disse Gudo.
«Faccio ancora dieci miglia» rispose l'uomo.
«Adesso torna indietro» disse Gudo quando ebbero percorso le dieci miglia.
«Voglio seguirti per tutto il resto della mia vita» dichiarò l'uomo.
In Giappone, gli odierni insegnanti di Zen discendono da un famoso maestro che fu il successore di Gudo. Il suo nome era Mu-nan, l'uomo che non tornò mai indietro.

domenica 15 aprile 2012

Robert Doisneau nel Google Doodle(clicca per leggere)

Oggi Google ricorda, con un suo Doodle, i 100 anni dalla nascita del fotografo Robert Doisneau (Gentilly, un sobborgo di Parigi, 14 aprile 1912 – Montrouge, 1 aprile 1994). La sua opera universalmente conosciuta è “Bacio davanti all’hotel De Ville“, una fotografia scattata a una coppia nel 1950. La fotografia nasconde una storia dietro la storia che in essa viene celebrata. La coppia ritratta, infatti, rimase anonima fino al 1992. Jean and Denise Lavergne, nel 1950 giovani fidanzati, ritenevano però di essere i due ripresi nello scatto di Doisneau. Chiesero conferma al fotografo che, così racconta, la figlia, non ebbe cuore di deludere i due ex ragazzi.

I due Lavergne però pensarono bene - strani scherzi fa la presunzione di notorietà - di portare Doisneau in tribunale per averli fotografati senza “il loro consenso”.
Il fotografo allora fu “costretto” ad ammettere che quella che pareva una fantastica istantanea da street photography era in realtà una grande foto concettuale posata, o meglio, quasi: perché i due amanti - Françoise Delbart e Jacques Carteaud - erano stati visti poco prima in un bacio appassionato da Doisneau che, nella sua mite natura di osservatore del mondo che non se la sente di rubare le immagini, aveva lasciato prevalere la sua tendenza alla riservatezza.
Salvo poi accostare i due amanti felici e proporre loro di ripetere il bacio, che sarebbe diventato il più famoso della storia del Novecento.
In occasione dei 100 dalla nascita di Robert la Lettre de la Photographie, oltre a un bellissimo speciale su Doisneau ha pubblicato anche una serie di scatti inediti trovati negli archivi della Rapho Photo Agency.

FONTE PANORAMA 

Panorama festeggia la Coppa America e Napoli(clicca per leggere)

Una cena di gala per festeggiare la Coppa America e le “eccellenze” di Napoli in ambito imprenditoriale e industriale. Mondadori e Panorama, nella bella cornice della terrazza dell’ hotel Excelsior, hanno ospitato autorità e personaggi di lustro della città tra cui il presidente della Provincia Luigi Cesaro e il numero uno dell’unione industriali Paolo Graziano. A loro, ai fratelli Attolini (sartoria Cesare Attolini) e a Leonardo Massa (MSC Crociere) l’azienda ha voluto rendere omaggio con delle targhe proprio per la loro capacità di distinguersi in Italia e all’estero. Tra gli ospiti anche alcuni personaggi del mondo dello spettacolo come Francesco Facchinetti e Cristina Chiabotto.
Durante la serata il direttore di Panorama Giorgio Mulè per la prima volta ha raccontato come sarà il restyling del giornale e del sito, parlando anche di aspirazioni e obiettivi della testata:
“Nel giornale ci saranno informazioni selezionate, autorevoli, lette in profondità in tempi brevi - ha detto - Abbiamo scelto il massimo in un momento in cui in realtà molte aziende stanno facendo l’errore della vita che è quello di chiudersi in se stesse. Noi invece ci siamo detti che è ora il momento migliore per aggredire il mercato e metterci in discussione”.
“Il sito - ha poi annunciato Mulè - avrà un canale in lingua inglese. Sarà il primo che parlerà in inglese dell’Italia in America. Lì abbiamo stabilito una casa, affinché il nostro prodotto circoli nei posti giusti. E’ un modo per essere anticiclici e per andare avanti con motivata fiducia”.
fonte :panorama

venerdì 13 aprile 2012

Madonna a Britney Spears: Baciami Ancora su Twitter! (clicca per leggere)

Mentre il suo album MDNA continua a conquistare le vette delle classifiche di tutto il mondo, Madonna scrive su Twitter un messaggio per la collega Britney Spears. In realtà si tratta di un messaggio molto particolare, perché Madonna ha lanciato una richiesta che non ha sorpreso nessuno.
La regina del pop sul Twitter ha scritto a Britney Spears: “Per favore torna sul palco e baciami di nuovo. Mi manchi!”. Insomma, Madonna ha contattato la giovane collega per chiederle un nuovo bacio saffico. In realtà è stata Britney a scrivere per prima per complimentarsi del nuovo album MDNA “Amo il nuovo disco ogni singola canzone e’ incredibile. Congratulazioni ragazza! Mi fai uscire di testa”.
Ovviamente tra le due regine del pop c’è stato un botta e risposta. Britney all’invito di Madonna ha risposto: “Mi stai tentando…”. A questo punto Miss Ciccone ha subito chiesto alla collega: “Mi farai lavorare per questo?”. La Spears invece ha scritto “Perché, naturalmente!”.
A questo punto dobbiamo aspettarci di tutto. In effetti nelle prossime settimane potremmo vedere Britney ospite di Madonna sul palco del suo nuovo tour e di sicuro assisteremo ad un nuovo bacio saffico tra le due cantanti.
Probabilmente qualcuno ricorderà che il primo bacio tra le due cantanti è avvenuto dopo la loro performance agli MTV Video Music Awards 2003. Da allora sono trascorsi molti anni e forse Madonna avrà avuto un po’ di nostalgia di quel momento.
Vi ricordo che attualmente Miss Ciccone è impegnata con la preparazione del suo nuovo tour mondiale. Madonna si esibirà anche negli stadi italiani per ben tre date: 12 giugno a Roma, 14 giugno a Milano e 16 giugno a Firenze.

mi tengo...nuovo singolo laura pausini (clicca per vedere video)

 È finalmente arrivato, per la gioia di moltissimi fan di questa incredibile artista. Sto parlando del video ufficiale di Mi Tengo, quarto singolo estratto dall’ultimo album in studio di Laura Pausini intitolato Inedito. La canzone è stata scritta da Niccolò Agliardi e nella clip possiamo vedere come sia totalmente cambiata l’immagine di Laura Pausini rispetto al primo video di Benvenuto, singolo apripista del disco.
Nel video di Mi Tengo vediamo proprio Laura Pausini ritratta in una serie di intensi primi piani. Attorno a lei un manipolo di persone (tra le quali riconosciamo il grandissimo Gianluigi Fazio, unico corista maschile che vediamo da tempo sul palco con lei nei concerti) che le cantano la canzone sussurrandole parole all’orecchio.

Stando alle parole della canzone e al concept che sta dietro al video di Mi Tengo (diretto dal regista Gaetano Morbioli) quegli stessi uomini e quelle donne rappresentano persone appartenenti al suo passato. Un passato che inevitabilmente torna e con il quale dobbiamo confrontarci, ma del quale vogliamo mantenere un buon ricordo anche se riguarda relazioni dai molti aspetti negativi.

Il video è online da poche ore, ma i fan più attenti ricorderanno che la clip è stata presentata ufficialmente lo scorso 18 marzo in occasione della data fiorentina di Laura Pausini al Mandela Forum.

Purtroppo il video di Mi Tengo è disponibile solamente per una anteprima sul sito Msn, ma da domani sarà disponibile in Rete e in rotazione sulle televisioni musicali. Per vederlo non dovete fare altro che incollare sul vostro browser la seguente stringa: http://video.it.msn.com/watch/video/laura-pausini-mi-tengo/4qskmkln.

mercoledì 11 aprile 2012

La bimba nata 22 anni dopo(clicca per leggere)

Un uomo del North Carolina da adolescente malato di leucemia è diventato papà di una bimba 22 anni dopo aver consegnato il suo sperma.Lo aveva dato a una banca della fertilità perché fosse congelato.
Stella Biblis, la neonata, è stata concepita in provetta grazie al seme fatto conservare su richiesta della madre, disperata di non poter diventare nonna.''E' un miracolo'', ha detto Chris Biblis, 39 anni, protagonista della vicenda tenendo in braccio la piccola con al fianco la moglie Melodie.

lunedì 9 aprile 2012

Dove si trova la maggiore libertà sessuale? (clicca per leggere)

Alcuni studiosi sostengono che sia nelle isole Trobriand (Papua Nuova Guinea), dove si svolgono addirittura orge comunitarie. In particolare, l’antropologo Bronislaw Malinowski ha studiato lo stile di vita nelle isole Trobriand: non c’è tabù sulla sessualità infantile (nessuno sgrida i piccoli quando giocano agli sposi o imitano il coito) e gli adolescenti hanno rapporti sessuali liberi, grazie anche di una speciale istituzione: una casa dove i giovani fanno esperienze.

Palestra sessuale
Questa capanna, chiamata bukumatula, è frequentata da giovani di entrambi i sessi, che vi praticavano la promiscuità sessuale, rientrando a casa loro solo per mangiare,
I figli frutto di tanta attività (e promiscuità) sessuale sono della donna, che li alleva con i suoi parenti. I padri... non sanno neanche di esserlo.
I più inibiti invece si troverebbero nell’isola Inis Beag (Irlanda), dove il sesso è considerato perdita di energia vitale e il senso del pudore raggiunge limiti estremi: si vergognano perfino a mostrarsi senza calzini.

giovedì 5 aprile 2012

IL PENE E IL PIEDE (clicca per leggere)

Il piede guardò verso l'alto e vide che il pene lo stava guardando, quindi gli chiese:
- Come va?
Il pene rispose:
- come l'aglio, sempre appeso a testa in giù, e a te come va?
Il piede:
- eccellente, figurati che al mattino per non farmi toccare il suolo freddo, mi mettono delle ciabattine, mi mettono poi a bagno, mi lavano molto bene in mezzo a tutte le dita, poi mi asciugano ben bene, mi mettono il borotalco, ed infine calzettine e scarpe comode. Poi andiamo a camminare tutto il giorno ed alla sera siccome mi fa male tutto mi mettono nell'acquetta tiepidina, mi fanno un massaggino con la cremina e mi lasciano riposare per tutta la notte. E a te come ti trattano?
Il pene replica:
- A te tutto questo??? Con me invece sono dei figli di .......!!! Ti racconto: Al mattino mi toccano diverse volte e mi dicono "Hey ora a cuccia..." dopodichè mi mettono a testa in giù nelle mutande e mi tocca stare con un mal di testa bestiale tutto il giorno. Però, la notte si che mi dicono di starmene bello dritto, ma il peggio è che quando andiamo alla grotta, non sai quanto mi stressa tutta quella indecisione!!!
Il piede commenta:
- Che grotta? E quale indecisione?
Il pene allora spiega:
- Si, un bastardo mi mette in una grotta, dove appena ci passo, mi mette, mi toglie, mi rimette, mi ritoglie, mi mette di nuovo...
E il piede:
- E quindi cosa succede?
Il pene:
- Che cosa credi che mi succeda? Divento balordo, vomito e poi svengo!!!

L'Organo(clicca per leggere)

La Signorina Bea, organista della parrocchia, aveva ottant'anni e non era mai stata sposata. La apprezzavano tutti per la sua dolcezza e i modi gentili. In un pomeriggio di primavera il parroco andò a farle visita ed ella lo fece accomodare nel suo salotto in stile vittoriano mentre gli preparava una tazza di tè. Seduto di fronte al vecchio organo il giovane prelato notò che sopra vi era posata una ciotola di vetro piena d'acqua. Incredibilmente sulla superficie galleggiava un preservativo. Immaginate la sorpresa e la curiosità del povero prete! Poi rientrò la padrona di casa con tè e pasticcini e cominciarono a chiacchierare. Il parroco per un po' cercò di reprimere la sua curiosità riguardo la ciotola piena d'acqua e quello che ci galleggiava dentro, ma ben presto non resistette più e chiese:
"Signorina Bea, che cos'è quello?" - indicando la ciotola.
"Ah, già," lei rispose "Non è meraviglioso? Stavo passeggiando in centro lo scorso autunno e ho trovato una scatolina per terra. Le istruzioni dicevano di metterlo sull'organo, tenerlo bagnato e avrebbe prevenuto le malattie. E sa una cosa? Per tutto l'inverno non ho avuto neanche un raffreddore!" 

Apprezzamenti a Roma (clicca per leggere)



  • C'hai 'n cervello tarmente piccolo che pe' uscì 'n' idea, deve da fa'manovra
  • C'hai er fisico da domatore de vongole!!!
  • Sei tarmente brutto che quando sei nato t'hanno messo dentro 'na 'ncubatrice co li vetri oscurati
  • Sei tarmente basso che quanno piove sei l'urtimo a sapello.
  • C'hai tarmente tanti bozzi sulla faccia che pe' fatte 'na carezza ce vole er Nissan Patrol
  • Si te vede er Papa vota pe' l'aborto!!!
  • Ma quella è 'a tu' rigazza o è una che sta a fa' volontariato?
  • Sei tarmente brutto che l'ostestrica quanno sei nato 'nvece de da' 'no schiaffo a te, l'ha dato a tu' madre
  • Sei così brutto che le zanzare te pizzicheno coll'occhi chiusi
  • Sei tarmente grassa che tu' madre 'nvece de iscrivete all'anagrafe è dovuta annà ar catasto
  • C'hai tarmente tanta forfora che a Natale te fanno er presepio sulla spalla.
  • Ma c'hai er riporto o t'hanno schierato i capelli a zona?
  • Nun è che sei brutto, è che quanno t'hanno fatto se so scordati de copiatte in bella!!!
  • Sei tarmente storto che se te butti de sotto, torni indietro come un boomerang
  • C'hai tarmente tanta forfora in capoccia che i pidocchi te ce girano coi doposci
  • Sei tarmente basso che pe allacciatte le scarpe devi arzà le braccia
  • Sei tarmente brutto che quanno sei nato tu' madre ha detto: "Che tesoro!" e tu' padre: "...ma allora lo potemo sotterrà?"
  • mercoledì 4 aprile 2012

    il confronto (clicca per leggere)

    Il confronto è importante, è segno di maturità, è crescita personale, spirituale, crescita sociale. Senza confronto l'intelletto umano sarebbe devastato dall'arroganza, dalla presunzione, dalla stupidità, dalla mediocrità di un mondo senza stimoli, lasciando in pasto agli sciacalli la percezione di ciò che ci circonda.

    il sole esiste per tutti (clicca per leggere e vedere video)

    Tu che pensi solamente spinta dall’affetto
    E non ne vuoi sapere di battaglie d’odio di ripicche e di rancore
    E t’intenerisci ad ogni mio difetto
    Tu che ridi solamente insieme a me
    Insieme a chi sa ridere ma ridere di cuore
    Tu che ti metti da parte sempre troppo spesso
    E che mi vuoi bene più di quanto faccia con me stesso

    I colori (clicca per leggere)

    Non esiste solo il bianco o il nero o il tutto o il niente
    Esistono le sfumature e i colori e sono proprio quelli a rendere le cose belle, a farle profumare di vita; ogni cosa, ogni pensiero, ogni gesto, anche il più piccolo.
    Io credo nei colori.
    Prova a pensare ad un arcobaleno senza colori, davvero lo ammireresti allo stesso modo?
    Davvero?

    Ero contento..(clicca per leggere)

    Ero contento di non essere innamorato, di non essere in pace col mondo

     A me piace avercela con tutto e con tutti. Gli innamorati diventano spesso nervosi, pericolosi. Perdono il senso della realtà. Perdono il senso dell'umorismo. Diventano irritabili, psicotici e noiosi. Ammazzano perfino la gente. "Charles Bukowski"

     

    lunedì 2 aprile 2012

    Autostima: corso pratico in 5 lezioni (clicca per leggere)

    5 consigli pratici per ritrovare l’autostima e la fiducia in te stesso.

    1. Completa un’attività

     

    Il primo ingrediente per ritrovare la fiducia in noi stessi è l’azione. Definisci un obiettivo e compi le azioni necessarie per raggiungerlo. Ecco alcuni consigli pratici per ritrovare la tua autostima attraverso l’azione:
    • Inizia con il piede giusto. Quando dai alle tue giornate il giusto ritmo, completare le tue attività e raggiungere i tuoi piccoli obiettivi quotidiani ti sembreranno giochi da ragazzi. Più accrescerai queste giornate e più accrescerai la tua autostima.
    • Concentrati sul presente. Puoi rimpiangere il passato e farti spaventare dal futuro, oppure… puoi agire nel momento presente e riprendere in mano il timone della tua vita.
    • Smettila di procrastinare. Rimandare i nostri impegni è come continuare ad infrangere le promesse che facciamo a noi stessi. Cosa succede quando non mantieni una promessa? Gli altri non si fidano più di te. Smettila di procrastinare per ritrovare la fiducia in te stesso.

    2. Affronta una paura

     

    La paura è un’insegnante preziosa. Non c’è modo più efficace di educare la nostra autostima dell’affrontare una nostra paura.
    Cambia atteggiamento nei confronti delle tue paure: non vedere le tue paure come limiti, piuttosto considerale delle occasioni. Ogni paura che affronti è un’occasione per diventare una versione migliore di te stesso.
    Ogni volta che affronti e sconfiggi una tua paura, allarghi il recinto in cui le tue paure ti hanno confinato. Sii grato alle tue paure: sono li per renderti migliore.

    3. Preparati

     

    Autostima e preparazione sono direttamente proporzionali. Maggiore è la tua preparazione, maggiore è la fiducia nelle tue capacità.
    Prova a ripensare ad un’attività che hai imparato negli ultimi anni (suonare uno strumento, utilizzare un software, praticare uno sport, etc.): come ti sentivi le prime volte che hai affrontato questa attività? Il termine imbranato è corretto? ;-) Prova ad immaginare come ti senti adesso. Probabilmente hai preso confidenza con questa attività, quello che riuscivi a fare con difficoltà ora è diventato un riflesso incondizionato.
    Se la tua scarsa autostima è legata alla scarsa preparazione… indovina cosa devi fare?! Preparati.
    Tendiamo ad ammirare ed accorgerci solo delle grandi performance del nostro calciatore o cantante preferito, ma il talento non è sufficiente a giustificare questi risultati: quello che conta è l’allenamento quotidiano.

    4. Fallisci più spesso

     

    Ci illudiamo di poterci rifugiare nel nostro piccolo universo fatto di persone che ci conoscono e azioni che conosciamo, un piccolo universo in cui il vocabolo fallimento è bandito. Ma paradossalmente è proprio il fallimento che può aprirci le porte del successo è quindi accrescere la nostra autostima.
    Impara a fallire più spesso, impara a prenderti rischi calcolati, impara a sentirti a tuo agio nelle condizioni che ti mettono a disagio.
    Ah… quasi dimenticavo, voglio confidarti un piccolo segreto: a dispetto di quello che dice la Vodafone, il mondo non è tutto intorno a te. Gli altri non sono poi così interessati a quello che fai, hanno le loro vite, i loro problemi e le loro preoccupazioni. Questo significa che gli altri non sono li per controllare ogni istante se stai facendo qualcosa di sbagliato o hai fatto un errore. Concediti il lusso di fallire più spesso… per avere successo.


    5. Conosci te stesso

     

    In fondo, avere maggiore autostima significa conoscere meglio se stessi.
    Impari a conoscere te stesso quando definisci un piccolo obiettivo e lo raggiungi con successo.
    Impari a conoscere te stesso quando affronti e superi una tua paura.
    Impari a conoscere te stesso quando ti prepari e diventi consapevole di ciò che sei in grado di fare.
    Impari a conoscere te stesso quando fallisci, sbagli, cadi… ma continui a risollevarti.
    Quando impari a conoscerti e a conoscere cosa vuoi dalla vita, l’autostima sarà l’ultima delle cose di cui avrai bisogno.

    5 lezioni di vita che ho imparato(clicca per leggere)

    Che si tratti di affrontare un problema o di celebrare un successo, la vita ci da sempre delle lezioni. Sta a noi ascoltarle, interpretarle ed impararle. 5 delle lezioni che la vita mi ha insegnato.
    Da diversi anni ho preso l’abitudine di tener traccia di quei momenti in cui la vita sale in cattedra e ti insegna una delle sue lezioni. Alcune hanno a che fare con la vita di tutti i giorni, altre hanno una portata più profonda. Non ha importanza: in questi momenti dovremmo saper ascoltare con umiltà per non trovarci impreparati alla prossima occasione.
    Ecco 5 delle lezioni di vita che ho trascritto nel mio diario:

    1. Prendere decisioni

     

    Ogni giorno ci troviamo nella condizione di dover prendere decisioni. Che si tratti di scegliere cosa mangiare a colazione o come cambiare il nostro stile di vita, ogni scelta che prendiamo ha come fine il piacere o la felicità.
    Scegliamo il piacere quando decidiamo di alzarci all’ultimo momento. Scegliamo il piacere quando indulgiamo in abitudini insane. Scegliamo il piacere quando continuiamo a navigare tra Facebook e Youtube invece di completare le nostre attività. Scegliamo il piacere quando procrastiniamo i nostri obiettivi.
    Non sono un masochista, non preoccuparti, anzi penso che ogni giornata debba avere la sua dose di piccoli piaceri, ma ricercare in modo ossessivo il piacere può avere solo conseguenze negative (leggi alcol, droghe, etc.). Il piacere è effimero e più ne accumuliamo e più ce ne stanchiamo facilmente.
    Se sei alla ricerca della vera felicità ti troverai nella situazione di mettere alla prova la tua auto-disciplina e rinunciare ad un momentaneo piacere. Sei disposto a farlo per i tuoi sogni?
    La prossima volta che devi prendere una decisione prova a concentrarti sulla ricerca della felicità e rinuncia per una volta al piacere.


    2. Gestione del tempo

     

    Già, questa lezione non è una grande scoperta, eppure cerco di ricordarla ogni volta che ne ho occasione. La gestione del tempo è un’abilità estremamente utile sia nella tua vita professionale, sia nella tua vita privata.
    Saper gestire il tempo in modo efficace significa poter raggiungere traguardi che altri possono solo sognare, significa liberare più tempo per le tue passioni, ma soprattutto significa imparare a gestire te stesso.
    Tra le tante tecniche di time management, a mio avviso, la più semplice ed efficace è la legge di Parkinson. Indovina quale è il suo messaggio? Più tempo avrai, più ne sprecherai.


    3. Produttività

     Il mondo dell’efficacia personale è popolato da decine di blog (ups!), best seller, guru della produttività, tecniche strambe e gadget tecnologici. Ma la verità è che per aumentare la propria produttività personale bisognerebbe imparare ad applicare questa semplice lezione: “just do it”. Semplicemente fallo. Niente altro da aggiungere.

     

    4. Relazioni interpersonali

     

    Stai ancora leggendo? Vedo che devo ancora lavorare sulla mia capacità di persuadere gli altri. A proposito di relazioni interpersonali, una delle lezioni più importanti che ho imparato riguarda la discrezione. Se fossi volgare ti direi che devi rispettare l’11° comandamento: “fatti i gatti tuoi!”.
    A parte gli scherzi, essere discreti ha molteplici vantaggi:
    • Aumenta la considerazione che gli altri hanno di te.
    • Ti rende una persona affidabile.
    • Ti evita grane nel posto di lavoro o in qualunque altro contesto sociale.
    Achtung! Farsi gli affari propri non ha nulla a che fare con l’essere disinteressati degli altri, il punto è farlo con discrezione.


    5. Carriera

     

    Prometti cielo e terra e avrai i fari puntati addosso. Deludi le aspettative e ti lanceranno quei fari addosso. Pensaci due volte prima di fare una promessa nel mondo del lavoro: non ci sarà giustificazione che tenga se non rispetti quella promessa.
    Prometti poco e poi sorprendi il tuo cliente / capo / collega. Questa semplice lezione può darti enormi soddisfazioni.
    Ma attento a come la interpreti: promettere poco significa garantire un lavoro ragionevolmente buono, non significa giocare al ribasso. L’obiettivo non è avere un margine di protezione, l’obiettivo è sfidare te stesso ogni volta per realizzare un lavoro migliore di quello precedente, e allo stesso tempo non creare false aspettative negli altri.
    Se dovessi citare una lezione di vita, quale sarebbe? Se ti va, condividila nei commenti. Te ne sarei grato.


    lezioni di vita (clicca per leggere)

    Una signora sta friggendo due uova per la colazione, quando all'improvviso il marito entra in cucina e le dice :"Attenzione... ATTENZIONE! Mettici un po' più di olio. INSOMMA! Ne stai cucinando troppe allo stesso momento! TROPPE!! Girale... GIRALE SUBITO, MUOVITI! Abbiamo bisogno di più olio. Cazzo! Dove possiamo trovare più olio? ATTENTA! Le uova si SBATTONO!! ATTENTA!! ATTENTA!! Non mi ascolti mai quando cucini, MAI! ATTENTA ORA! Girale... girale adesso. ADESSO, RAPIDA! Ma sei rincoglionita? Hai perso la testa? Non ti dimenticare di metterci il sale. Sai che ti dimentichi sempre di mettere il sale. Usa il sale. USA IL SALE, PORCA PUTTANA! IL SAAALEEEE!!!.
    La moglie lo guarda inebetita e sorpresa:"Ma... che ti succede? Credi forse che non sia capace di friggere un paio di uova?".. Il marito sorride e risponde con calma:"No, no, volevo solo mostrarti come ci si sente quando guido l'auto con te vicino"