Ecco allora alcuni suggerimenti per salvare la coppia, se stessi e la tranquillità delle vacanze da questo delirio hi-tech.
Il terzo incomodo
Un terzo elemento in una coppia è sempre destabilizzante, anche un figlio, cercato e voluto, i primi mesi è una novità che può mettere a rischio l'equilibrio di coppia. Se poi il terzo incomodo è piccolo, portatile, multifunzionale e risponde ai bisogni ritenuti in quel momento più importanti, il rischio è di una vera segregazione interna alla coppia. Anche se si condividono gli stessi spazi, vengono meno le normali attività tradizionali: si esce meno, non si fanno le stesse cose e si fa sempre meno l'amore.
I più recenti mezzi tecnologici si insinuano in camera da letto e dai sondaggi pare che ci sia un calo del 70% dei rapporti sessuali nelle coppie che portano con sé pc e cellulari, anche la notte.
Oltre alla sessualità, anche la comunicazione viene meno, non si dialoga più o per lo meno non lo si fa dal vivo, e quando la quotidianità impone un confronto reale, ci si accorge che il rapporto con il partner è più complicato delle relazioni virtuali. Non basta spegnere il telefono per riaccendere la comunicazione.
Anche in vacanza

Come arginare il fenomeno
Inutile negare l'uso della tecnologia, ma andrebbe circoscritto; magari decidendo

Bisognerebbe, poi, evitare di portare in camera pc e cellulare per e navigare anche a letto. Solo in casi particolari e di intenso lavoro è consentito, ma se la tecnologia ci serve solo per “spiare” gli amici in Facebook o chattare con qualcuno, proviamo a interrogarci se non è un modo per non stare con il nostro partner.
Infine, bando alla tecnologia quando si è a cena o a pranzo, momenti da dedicare al dialogo e alla famiglia.
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