Sarà pure raro, ma a qualche uomo
piace accompagnare una donna a fare shopping. Quando si verifica il
miracolo, però, dobbiamo stare bene attente a rendere l’esperienza
sopportabile al povero malcapitato e ci sono cose che è meglio non fare e
non dire quando ad accompagnarci in camerino è un uomo e non la nostra
migliore amica. Il rischio è quello di perdere per sempre ogni seconda
volta.
Già devono aspettare in piedi gli infiniti minuti in cui noi come
pazze percorriamo centimetro per centimetro ogni negozio, devono starci
dietro durante la caccia all’affare e macinare chilometri tra vetrine e
camerini (e non si capacitano di come riusciamo a fare la stessa cosa
sui tacchi e senza stancarci affatto), aspettarci fuori dai camerini con
l’ansia di fare il commento giusto appena ci mostreremo o addirittura
fare la spola per prenderci la taglia giusta o un altro colore dello
stesso capo che stiamo provando da ore senza deciderci.
Qualunque spirito sarebbe fiaccato da tanta fatica, ma possiamo
sempre peggiorare la sua penosa situazione se per di più mettiamo il
poveretto in difficoltà chiedendogli se quel vestito ci dona o no,
lamentandoci di essere troppo grasse e del fatto che non troviamo mai la
nostra taglia, spettegolando sulle commesse – con cui magari si sente
più solidale che mai viso che condivide con lei l’attesa fuori dal
camerino – o addirittura chiedendogli di strisciare la sua carta perché
dopo ore e ore avete raggiunto il limite della vostra carta di credito.
E potete immaginare l’umiliazione di un uomo costretto a farci da
appendiabiti reggendo tutta la roba che abbiamo deciso di provare o
comprare mentre noi spulciamo ancora tra scaffali e grucce o la rabbia
che ribolle sotto l’apparente quiete quando, dopo esservi rifatte tutto
il guardaroba, gli proponete se per caso non vuole anche lui prendere
qualcosina (e magari i negozi stanno già chiudendo)?
Nessun commento:
Posta un commento