giovedì 29 marzo 2012

Il nudo in pubblicità fa vendere ancora? (CLICCA PER LEGGERE)

Sicuramente il nudo colpisce e attrae, soprattutto gli uomini. Anche se oggi, rispetto agli anni ’80, periodo in cui si è “scoperto” l’appeal pubblicitario del messaggio erotico legato alla nudità, siamo più assuefatti. Comunque sia, tutto ciò che trasmette sensazioni piacevoli e ci colpisce a livello emotivo ha molte più probabilità di essere ricordato rispetto a comunicazioni asettiche in cui si informa il potenziale consumatore sulle caratteristiche del prodotto che si vuole vendere.
Questione di attinenza
Detto questo, l’esperienza dei pubblicitari e anche alcune ricerche dimostrano che, affinché lo spot o la pagina pubblicitaria con nudo si traduca in un incremento delle vendite, è necessario che in qualche modo sia giustificato dal tipo di prodotto.
 Troppo attraente
Per esempio, una crema abbronzante spalmata con fare suadente su un bel corpo di donna è attinente. Un attrezzo ginnico in mano a una ragazza scolpita è attinente. Una donna in desabillé per pubblicizzare un anticalcare o la marmitta di una moto non lo è. Inoltre, il nudo legato al sesso, più o meno esplicito, può essere talmente efficace da attirare su di sé tutta l’attenzione del potenziale cliente, distogliendolo dal vero obiettivo dell’operazione: fargli ricordare il nome del prodotto.

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