Il motivo per cui gli
alimenti grassi o dolci, come patatine e gelati, ci fanno venire
l’acquolina in bocca più degli altri va ricercato nella nostra storia
evolutiva. I primi Homo sapiens, infatti, avevano a disposizione
quantità di cibo molto ridotte rispetto a noi, e inoltre conducevano una
vita molto più attiva: è stato calcolato che per spendere, nelle 24
ore, una quantità di energia equivalente a quella che spendevano i
nostri antenati, dovremmo correre ogni giorno per tre ore e mezza,
oppure camminare per sei ore. Per la sopravvivenza. Tutto questo ha
fatto sì che nei primi uomini si sia evoluto un gusto particolare per i
cibi più calorici, come appunto quelli grassi e quelli ricchi di
zuccheri, che permettevano di immagazzinare energia sotto forma di
grassi, da utilizzare nei periodi di magra. Questo gusto si è mantenuto
nel tempo e nei Paesi ricchi, dove il cibo non scarseggia mai, è
all’origine della scorretta alimentazione che porta ad accumulare chili
di troppo.
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