BOLOGNA - Le indagini della squadra Mobile della Polizia di Bologna per identificare la persona che ieri mattina ha abbandonato una neonata in un cassonetto in centro città puntano soprattutto sulle telecamere presenti in zona.
Dalla visione gli investigatori, coordinati dal pm Stefano Orsi che ha
aperto un'inchiesta per tentato omicidio, si attendono di individuare
qualcuno con in mano la sacca di iuta, facilmente riconoscibile, dentro
alla quale era contenuta la bambina, chiusa con la zip. Alcuni filmati
saranno visionati in giornata, mentre altri saranno a disposizione della
polizia solo da domani.
C'è anche una pista, tutta da verificare, che arriva dalle parole di
Alberto Grossi, il dipendente del garage che ha salvato la piccola
insieme ad un barista di passaggio: avrebbe riferito di aver notato,
poco prima del ritrovamento, un uomo sui 50 anni, brizzolato, che
metteva qualcosa nel bidone e poi rimaneva lì, come a controllare di
aver chiuso bene. Si spera anche che possano arrivare altre
testimonianze. Inoltre dentro la borsa, tra gli stracci, è stata trovata
una vecchia tesserina per chiamare via Skype, sulla quale si
concentrano gli accertamenti della polizia postale. Sono state fatte
verifiche con gli ospedali e i pronto soccorso per sapere se sono
arrivate segnalazioni, così come si controllano i locali nella zona, i
bagni pubblici del centro. Che l'abbia fatto in una casa, o da qualche
altra parte, la sensazione è che la donna non possa aver partorito molto
distante dal luogo: la bimba, hanno detto i medici, era nata da circa
60 minuti.
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