sabato 23 marzo 2013

MUORE A 35 ANNI DOPO AVER MESSO AL MONDO LA SUA BIMBA

Brescia. Emorragia cerebrale prima del parto: Irene Bellini, 35enne di Palazzolo ma originaria di Villongo, nella Bergamasca, non è mai uscita dal coma ed è morta giovedì, dopo 18 giorni di agonia. La piccola che aveva in grembo, Valentina, fatta nascere poco dopo la corsa in ospedale a Brescia, sta bene. Ma la sua mamma non la vedrà mai. É finita in tragedia una storia che avrebbe dovuto invece portare felicità nella famiglia di Giacomo e Irene Cominardi, che a Palazzolo gestivano una ditta di accessori. La piccola Valentina, come detto, è venuta alla luce il 3 marzo. Quella sera Irene, dopo aver mangiato alcuni dolci, sente dei dolori alla pancia e decide, per sicurezza, di andare in ospedale. Arriva alla Poliambulanza: i medici le provano la pressione e la portano immediatamente in sala operatoria. Decidono di far nascere la bambina con un taglio cesareo, ma Irene sta già malissimo. Le fanno una Tac al cervello: c'è una vasta emorragia cerebrale. La situazione è disperata: da quel momento Irene non si sveglia più. Ora Irene è composta nella camera ardente nella casa di Villongo, dove ha vissuto insieme ai genitori e alla sorella prima di incontrare Giacomo, sposato nell'agosto di due anni fa. Valentina invece è ancora nel nido della Poliambulanza, dove mercoledì è stata battezzata, in braccio al papà, accanto al letto della terapia intensiva dove c'era la mamma. «L'amavo, l'amavo all'infinito: gliel'ho sussurrato anche qualche giorno fa, e le sono scese due lacrime - dice angosciato Giacomo Cominardi -. I medici mi dicevano che lei non poteva capire. Allora perchè quelle due lacrime? Lei sentiva, e nessuno mi potrà convincere del contrario. Loro non lo sanno, ma i sentimenti vanno oltre. Da quando è entrata in sala operatoria, Irene non si è più svegliata. Ma quando io le mettevo sul seno la bambina, sono sicuro che la sentiva. Ho pregato e lottato con lei per 18 giorni, fino alla fine». DA GIOVEDÌ Giacomo, schiacciato nel suo immenso dolore, fa la spola tra la camera ardente della moglie e la culla di quella bambina che avevano tanto desiderato, una sorellina per la primogenita di lui, Giorgia, di 9 anni. «In questa tragedia - dice ancora Giacomo - lei è il mio conforto. Insieme a Valentina, che non potrà mai vedere come era bella la sua mamma». La tragedia ha scosso tutti a Palazzolo: nel fabbricato dove viveva la famigliola, in via Tezze 9, di fronte alla torre e al Castello, il cancello è chiuso e nessuno risponde al citofono. «Non riusciamo a crederci - raccontano due anziane residenti del piccolo rione -: Giacomo è cresciuto qui, e qui vivono i suoi genitori. Irene si vedeva poco, ma era una gran bella ragazza». «Li avevo sposati io, com'erano felici!» commenta il parroco don Cristoforo Vescovi, in preda alla commozione. I funerali di Irene Bellini saranno celebrati oggi pomeriggio alle ore 15, partendo da via Confalonieri 1 a Villongo, suo paese natale.


2 commenti:

  1. che dire in questa situazione ,non sci sono parole ma tanta tristezza ,mi unisco ai famigliari per il loro dolore ,roberta

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  2. Ciao Irene riposa in pace ,vredrai che dal cielo riuscirai a stare sempre accanto hai tuoi bambini e dare forza tuo marito per trovare la forza di andare avanti , che triste storia la nascita di un bambino dovrebbe essere la cosa piu'bella della tua vita e non diventare una tragedia ma pultroppo la vita non e'sempre giusta ,spero che Giacomo ,la piccola Valentina e Giorgia trovino conforto nel'andare avanti .

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