lunedì 25 marzo 2013

POVIA: "ERO AL LIMITE, SALVATO DALLA NASCITA DI MIA FIGLIA"

ROMA - "Ho cominciato a fare il cameriere, un lavoro che ho svolto per sedici anni fino a quando, nel 2005, la mia carriera di cantante è decollata grazie,al brano I bambini fanno "ooh... ", a parlare del suo periodo "no" il cantante Giuseppe Povia: " Nel frattempo -ha dichiarato a "DiPiùà" -  avevo totalmente smesso di fare sport e conducevo una vita piena di vizi: mangiavo senza ritegno, fumavo due pacchetti e mezzo di sigarette al giorno, ogni sera, a cena, bevevo almeno una bottiglia di vino, seguita da amari e liquori vari, e quando usci vo mi concedevo anche diversi superalcolici".Il tempo l'aveva cambiato: "Con il tempo, ero diventato un rottame. Non sono mai stato grasso, ma avevo un fisico flaccido, con la pancetta e la faccia sempre gonfia. E poi cominciavo il non avere più voce, e durante i concerti dovevo rimanere immobile, , perché appena accennavo qualche movimento mi mancava il fiato per cantare. Un giorno, però, dopo che mia moglie Teresa aveva partorito la nostra secondogenita, Amelia, arrivata tre anni dopo Emma, ho capito che ero arrivato al limite. Mi sono guardato allo specchio e ho pensato: "Conciato così, che esempio puoi dare alle tue figlie?". E così, ho deciso di cambiare ed è cominciata la mia rinascita".
Con lo sport infatti la sua vita è cambiata: "Per prima cosa ho eliminato completamente sigarette e alcolici, e già dopo qualche giorno ho cominciato ad avvertire i benefici: mi sentivo più forte, con più energia, e ' anche il mio umore è migliorato. E, piano piano, ho ricominciato anche a fare attività fisica".


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