ROMA - «Io ho presentato le dimissioni, però le mie non sono state
accettate»: dopo la lunga convalescenza e tanti clippini su Facebook, Vasco Rossi in
piena forma torna in pubblico con una chiacchierata in video registrata
qualche giorno fa a Bologna. Il rocker scherza sulle sue dimissioni da
rockstar, che nel giugno 2011 gettarono nello sconforto i fan, cita
quelle del Papa, conferma il suo ritorno live con i sette concerti a
giugno a Torino e Bologna.
E parla dei suoi progetti, come un nuovo album l'anno prossimo e
un'autobiografia. «Ho sentito che ha dato le dimissioni anche il Papa -
dice il Komandante, il cui video di L'uomo più semplice sarà
online da stanotte su Vevo -. Non sapevo che un Papa potesse darle, ma
se devo essere sincero non avevo neanche mai sentito nessuno dare la
dimissioni da rockstar!», aggiunge ridendo.
"HO FATTO IL TAGLIANDO DEI 50MILA CHILOMETRI" «Diciamo
che siamo un pò tutti qui dimissionari, e nello stesso tempo è tempo di
dimissioni, chi le dovrebbe dare non le dà», sottolinea con una punta di
malizia. Usa una metafora automobilistica, «ho fatto il tagliando dei
50, 60 mila chilometri» e spiega: «Adesso sono tornato, diciamo così, in
pista per continuare questa grande corsa e proseguire il percorso. Da
qui, il progetto che ho pensato di fare, naturalmente buttando il cuore
oltre l'ostacolo, cioè prendendomi degli impegni e rispettandoli, perchè
io li rispetto sempre».
Oltre a ringraziare i fan per la vicinanza e i tanti messaggi d'affetto
(«che poi sono quelli che a me danno sempre molta consolazione e
soddisfazione»), Vasco confessa: «A settembre ho avuto un mese molto
difficile, ottobre anche, novembre anche. Diciamo che inizio adesso un
pò a uscire e diciamo anche una cosa, non sono ancora al top... però ci
sarò.. a giugno». Si dice quindi «pronto a riprendere il tour interrotto
due anni fa per cause di forza maggiore». Ammette che voleva fare 4
date ma «c'è stata una tale richiesta che le date sono diventate prima
sei, poi addirittura sette e a sette ho detto basta».
Perchè solo Bologna e Torino? «Siamo partiti tardi - risponde - e gli
stadi importanti tipo San Siro e tanti altri erano già stati prenotati
da un diluvio di rockstar e straniere e italiane». La scaletta? «È
fondamentale - dice -, comunque sarà più o meno la continuazione del KOM
2011, ma ci saranno delle sorprese. E vi garantisco che anche stavolta
vi divertirete, il prezzo del biglietto vi verrà rimborsato dal
divertimento». Autocitandosi, il Komandante si definisce «un uomo nuovo,
ogni mattina che mi sveglio sono un pò diverso o un pò uguale». Rivela
che con L'uomo più semplice «in questo momento volevo
semplicemente sdrammatizzare un pò tutta questa situazione di tensione
che c'è nell'aria, di tensione per tutti».
Spiega quindi il suo rapporto con Facebook: «Mi ha preso più di Twitter
perchè posso mettere delle cose più lunghe, fotografie, video, i
clippini. Mi diverte di più». Ma da un pò è assente dal social network, è
un periodo in cui si dedica di più alla lettura: «Sono esattamente 3
mesi, 8 giorni e 9 ore che non vado più su Facebook». Ma confessa: «Sono
riuscito a smettere con Facebook ma non dalla cioccolata». E avverte:
«Comunque guardate che io su Facebook minaccio di cominciare a dire
quello che mi pare, sono sempre in agguato, quindi attenzione».
I progetti futuri non mancano: un nuovo album («ma per il prossimo
anno») e un'autobiografia per raccontare la sua «avventura
straordinaria, altro che Cenerentola». Anche se sottolinea: «Adesso
cerco di stare vivo, sano e lucido fino a giugno. Questo è il mio
progetto fondamentale».
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