martedì 26 marzo 2013

VASCO È TORNATO: "LE MIE DIMISSIONI DA ROCKSTAR NON LE HANNO ACCETTATE"

ROMA - «Io ho presentato le dimissioni, però le mie non sono state accettate»: dopo la lunga convalescenza e tanti clippini su Facebook, Vasco Rossi in piena forma torna in pubblico con una chiacchierata in video registrata qualche giorno fa a Bologna. Il rocker scherza sulle sue dimissioni da rockstar, che nel giugno 2011 gettarono nello sconforto i fan, cita quelle del Papa, conferma il suo ritorno live con i sette concerti a giugno a Torino e Bologna.
E parla dei suoi progetti, come un nuovo album l'anno prossimo e un'autobiografia. «Ho sentito che ha dato le dimissioni anche il Papa - dice il Komandante, il cui video di L'uomo più semplice sarà online da stanotte su Vevo -. Non sapevo che un Papa potesse darle, ma se devo essere sincero non avevo neanche mai sentito nessuno dare la dimissioni da rockstar!», aggiunge ridendo.
"HO FATTO IL TAGLIANDO DEI 50MILA CHILOMETRI" «Diciamo che siamo un pò tutti qui dimissionari, e nello stesso tempo è tempo di dimissioni, chi le dovrebbe dare non le dà», sottolinea con una punta di malizia. Usa una metafora automobilistica, «ho fatto il tagliando dei 50, 60 mila chilometri» e spiega: «Adesso sono tornato, diciamo così, in pista per continuare questa grande corsa e proseguire il percorso. Da qui, il progetto che ho pensato di fare, naturalmente buttando il cuore oltre l'ostacolo, cioè prendendomi degli impegni e rispettandoli, perchè io li rispetto sempre».
Oltre a ringraziare i fan per la vicinanza e i tanti messaggi d'affetto («che poi sono quelli che a me danno sempre molta consolazione e soddisfazione»), Vasco confessa: «A settembre ho avuto un mese molto difficile, ottobre anche, novembre anche. Diciamo che inizio adesso un pò a uscire e diciamo anche una cosa, non sono ancora al top... però ci sarò.. a giugno». Si dice quindi «pronto a riprendere il tour interrotto due anni fa per cause di forza maggiore». Ammette che voleva fare 4 date ma «c'è stata una tale richiesta che le date sono diventate prima sei, poi addirittura sette e a sette ho detto basta».
Perchè solo Bologna e Torino? «Siamo partiti tardi - risponde - e gli stadi importanti tipo San Siro e tanti altri erano già stati prenotati da un diluvio di rockstar e straniere e italiane». La scaletta? «È fondamentale - dice -, comunque sarà più o meno la continuazione del KOM 2011, ma ci saranno delle sorprese. E vi garantisco che anche stavolta vi divertirete, il prezzo del biglietto vi verrà rimborsato dal divertimento». Autocitandosi, il Komandante si definisce «un uomo nuovo, ogni mattina che mi sveglio sono un pò diverso o un pò uguale». Rivela che con L'uomo più semplice «in questo momento volevo semplicemente sdrammatizzare un pò tutta questa situazione di tensione che c'è nell'aria, di tensione per tutti».
Spiega quindi il suo rapporto con Facebook: «Mi ha preso più di Twitter perchè posso mettere delle cose più lunghe, fotografie, video, i clippini. Mi diverte di più». Ma da un pò è assente dal social network, è un periodo in cui si dedica di più alla lettura: «Sono esattamente 3 mesi, 8 giorni e 9 ore che non vado più su Facebook». Ma confessa: «Sono riuscito a smettere con Facebook ma non dalla cioccolata». E avverte: «Comunque guardate che io su Facebook minaccio di cominciare a dire quello che mi pare, sono sempre in agguato, quindi attenzione».
I progetti futuri non mancano: un nuovo album («ma per il prossimo anno») e un'autobiografia per raccontare la sua «avventura straordinaria, altro che Cenerentola». Anche se sottolinea: «Adesso cerco di stare vivo, sano e lucido fino a giugno. Questo è il mio progetto fondamentale».

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