Mal di testa, dolori addominali, nervosismo, insonnia, tensione
muscolare, cattiva di gestione. Una rosa di disturbi che colpiscono
almeno sette donne su dieci almeno due volte al mese. E loro, per non
stare indietro sulla tabella di marcia quotidiana e non soffrire, si
affidano (nel 56% dei casi) ai farmaci da automedicazione.
Ma gli uomini, almeno tre su dieci, non ci credono. Dicono che si tratta
di scuse, di giustificazioni per potersi lamentare. Per non avere
rapporti sessuali sentenziano i partner. Una incomprensione atavica che
oggi viene descritta, nero su bianco, da un'indagine promossa da Anifa,
l'Associazione nazionale dell'industria farmaceutica.
Il 70% delle intervistate dichiara di soffrire regolarmente di questi
disturbi con diverse scale di dolore. Mentre chi è accanto a loro
praticamente nega questa fisiologica condizione. Che nella maggior parte
delle donne è transitoria e legata a giorni particolari del mese, quei
premestruali. Da qui l'esigenza di far conoscere bene anche agli uomini
la vulnerabilità di quel periodo. Per sedare anche le incomprensioni.
«Il benessere psico-fisico femminile - spiega Rossella Nappi professore
di Ginecologia alla clinica ostetrica e ginecologica del Policlinico San
Matteo di Pavia - è frutto di un equilibrio meraviglioso ma complesso
che coinvolge la sfera ormonale della donna con sintomi ciclici e
ricorrenti di natura fisica come gonfiore, sintomi dolorosi come cefalea
e dolori muscolari. Per questo è importante sapersi autogestire con
farmaci che alleviano il dolore nel momento acuto. Sempre dopo aver
pianificato la strategia con il medico».
Quanto all'incredulità dell'uomo il consiglio alle donne è quello di
essere chiare, spiegare di che si tratta, informare in modo di non
creare equivoci. In quel periodo. «Gli uomini ben informati - aggiunge
Rossella Nappi - si evitano inutili litigate. e magari danno una mano
alle loro compagne. Anche in silenzio».
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