Dopo 475 giorni di ospedale torna a casa, Emma, la bambina di tre anni e mezzo di Pinerolo (Torino) che commosse l'Italia chiedendo di avere accanto a sè il suo cane, Black, durante la degenza. Dopo oltre un anno attaccata a un cuore artificiale, è stata sottoposta a trapianto al Regina Margherita di Torino lo scorso 8 marzo. Ora è in buone condizioni e può tornare in famiglia e a raggiungere il suo amico a quattro zampe.
L'INTERVENTO Il trapianto di cuore per Emma pareva non essere
possibile e lei, come ultimo desiderio, aveva chiesto e ottenuto di
avere nella sua stanza di ospedale Black, il suo spinone di 24 chili. A
salvarla è stato il cuore di un bambino di cinque anni morto in Liguria.
Lo scorso 8 marzo è stata sottoposta a un intervento di 11 ore dal
dottor Carlo Pace Napoleone, primario di cardiochirurgia del Regina
Margherita. Poi è stata sottoposta a una forte terapia antirigetto
«perchè l'organo - spiega il medico - non era del tutto compatibile».
Adesso trascorrerà un periodo di degenza a casa, dove sarà seguita da
infermieri e terapisti che garantiranno la continuità assistenziale.
«Emma - dice Pace Napoleone - avrà una vita buona a patto di sottostare a
una terapia per pazienti immunodepressi e a qualche piccola
attenzione». La madre Maria, infermiera all'ospedale di Pinerolo, e il
padre Guillermo, l'hanno riportata a casa: «Si è spaventata - dice la
mamma - perchè mi ha visto preparare le borse e mettere via i
giocattoli. Non voleva più venire via, ma ora sa che incontrerà di nuovo
Black a casa».
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