TOKYO - L'ultima leccornia dedicata agli appassionati di birra arriva
dal Giappone. Ottenuta dalla
macerazione di chicci di caffè passati
prima attraverso il sistema digestivo di elefanti thailandesi, la
bevanda è praticamente ottenuta dalle feci degli animali e non se ne fa
un mistero. Anche il nome
scelto dal coraggioso produttore, il
giapponese Sankt Gallen, richiama la "pupù": si chiama Un, Kono
Kuro, un
gioco di parole che in giapponese indica proprio gli escrementi. Se non
fosse abbastanza chiara la provenienza della birra scura e dal gusto
morbido, l'etichetta fa svanire ogni dubbio: un elefantino collegato a
dei grani di caffè e parte il processo di fermentazione. La birra,
lanciata come uno scherzo nel giorno del primo aprile, è andata
letteralmente a ruba.
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