«Impiccata» alla giostra sotto casa, nel parchetto dove portava il suo
cagnolino. È la disavventura capitata a una ragazzina di 12 anni, che
lunedì pomeriggio ha rischiato di morire per «una tragica fatalità»,
come l’hanno definita i carabinieri.
Sara, questo il nome della piccola, quel parchetto in via Cerkovo lo
frequentava tutti giorni e le piaceva perché c’è un’area giochi per i
bambini. Lei ne amava uno in particolare: una specie di skilift,
composto da due colonne di legno distanti una quindicina di metri e
fissate su due collinette artificiali, unite da un cavo d’acciaio a un
paio di metri dal suolo. Il gioco consiste nel tenersi in equilibrio su
un seggiolino e scivolare (usando il proprio peso) fino al capo opposto.
Così Sara si è legata il guinzaglio al collo per avere le mani libere e
potersi aggrappare al supporto, ma una volta arrivata nel punto più
alto, dove non toccava il terreno, è scivolata ed è rimasta impiccata.
Fatalmente il guinzaglio si è impigliato nel seggiolino e si è stretto
attorno al piccolo collo, lasciandola sospesa per alcuni lunghissimi
minuti. Lei ha lottato solo per pochi secondi, poi ha perso i sensi.
Sarebbe morta lì, mentre giocava nel suo amato parchetto, se non fosse
intervenuto un passante di 30 anni che l’ha sollevata, liberata e infine
stesa sulla terra battuta.
Trasportata all’ospedale Niguarda in condizioni che sono subito apparse
molto gravi, è stata intubata e tenuta in osservazione per tutta la
notte di lunedì. Ora è mantenetuta in coma farmacologico e la sua
prognosi è riservata, in condizioni che i medici preferiscono non
comunicare. Il timore, infatti, è che possa aver riportato danni
cerebrali a causa del tempo in cui l’ossigeno non è arrivato al
cervello. Per ora è solo un’ipotesi, bisognerà aspettare il suo
risveglio per scoprirlo. Intanto, però, i residenti hanno smontato
l’attrazione per evitare altre tragedie.
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