ROMA - Con un fascio di luce laser sul cervello è possibile spegnere la dipendenza dalla cocaina:
la luce attiva i circuiti nervosi alla base delle funzioni di
autocontrollo e della capacità decisionale (localizzati nella corteccia
prefrontale) e spegne l'urgenza incontrollata di drogarsi.
Resa nota sulla rivista Nature, la scoperta si deve allo scienziato
italiano Antonello Bonci, in Usa dal 1998 dopo una laurea in medicina
all'università Cattolica di Roma e una specializzazione in Neurologia a
Tor Vergata. I risultati ottenuti sui topi sono ancora più entusiasmanti
perchè suggeriscono una cura della dipendenza, agendo in modo non
invasivo direttamente sul cervello dei tossicodipendenti e utilizzando
la stimolazione magnetica transcranica (TMS), una tecnica indolore già
in uso clinico, che può fare esattamente la stessa cosa della luce (che
non sarà utilizzata nella sperimentazione sull'uomo). «Stiamo
pianificando sia in USA che in Italia (con Giovanni Serpelloni, capo
Dipartimento Politiche Antidroga - DPA - e il suo team di Verona, e
Marco Diana dell'università di Sassari) le prime sperimentazioni
cliniche con TMS che potrebbero iniziare, spero, entro pochi mesi e dare
risultati già entro fine anno», dichiara Bonci all'ANSA. Questo studio è
«un passo importantissimo - commenta Serpelloni in una nota - che apre
prospettive terapeutiche e di ricerca completamente nuove; in Italia
siamo già attrezzati a eseguire studi con la Tms grazie a un progetto
specifico attivato dal Dpa». Condotto presso i National Institutes of
Health di Baltimora, lo studio ha innanzitutto svelato che la parte di
corteccia prefrontale chiamata 'area prelimbicà è alla base della
dipendenza, spiega Bonci. «Abbiamo visto che la sua attività è
praticamente azzerata nei topolini tossicodipendenti», spiega, e che
riattivandola i topolini cessano di cercare la cocaina, perdono la
dipendenza immediatamente. «Questa è la prima dimostrazione di
causa-effetto tra calo di attività della corteccia prefrontale e
dipendenza», precisa Bonci. «Abbiamo dimostrato che questo nodo del
cervello è fondamentale per la dipendenza».
L'EFFETTO SUI TOPI Per riattivare l'area prelimbica nei
'topolini cocainomani', Bonci e i suoi colleghi hanno reso i neuroni di
questa area sensibili alla luce attraverso un«operazionè di ingegneria
genetica. Poi l'hanno colpita con fasci di luce (questa tecnica si
chiama 'optogeneticà, che lo stesso Bonci ha contribuito ad inventare
alcuni anni fa). I fasci di luce diventano un 'telecomandò (o un
pacemaker) che accende o spegne i neuroni fotosensibili. Quindi colpendo
col laser la corteccia prefrontale, questa aumenta il livello di
attivazione e la dipendenza da cocaina sparisce. Scompaiono cioè i
comportamenti compulsivi tipici della dipendenza e i topolini smettono
di cercare la cocaina. I ricercatori hanno dimostrato anche il
contrario, ovvero spento i neuroni di questa regione corticale e
trasformato dei topolini sani in cocainomani. La scoperta potrebbe avere
immediate applicazioni pratiche, perchè si può modulare l'attività
della corteccia prefrontale con la TMS e ottenere gli stessi effetti
della luce. »Inizieremo a breve la sperimentazione clinica su
cocainomani usando la TMS - anticipa Bonci; da una scoperta scientifica a
un farmaco passano in media 15 anni, invece con questi risultati
possiamo passare subito ad uno studio clinico«, conclude.
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