È stata arrestata per tentato omicidio, lesioni gravissime ed abbandono
della figlioletta di appena due mesi. Mamma violenta e quasi assassina
la bulgara che, lo scorso gennaio, aveva accompagnato la neonata
all’ospedale di Anzio perché in stato di disidratazione e con sospetta
bronchiolite. Ma le sue condizioni sono subito apparse gravi, tanto che
la piccola (trasportata all'ospedale Policlinico Umberto I in prognosi
riservata ed in grave pericolo di vita) era stata ricoverata in terapia
intensiva.
I successivi accertamenti medici e gli esami strumentali, infatti,
avevano evidenziato un quadro clinico derivante da emorragie cerebrali e
fratture craniche che le hanno provocato uno stato di disabilità
permanente.
Inutili i tentativi del personale sanitario di contattare la madre della
bambina. La donna infatti, subito dopo il ricovero, aveva fatto perdere
le proprie tracce e non si era più recata in ospedale per informarsi
delle condizioni di salute della figlia. Sono stati i poliziotti a
scovarla e a nutrire molti dubbi circa la versione fornita dalla donna:
«La piccola è caduta dal letto, le lesioni sono state causate dal
fratello più grande».
Ma non era affatto andata così. Le fratture sono state causate dalle
botte ricevute dalla madre, che nel frattempo si era data nuovamente
alla macchia.
io gli avrei rotto il grugno
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