mercoledì 17 aprile 2013

IL MAESTRO PEDOFILO TORNA IN LIBERTÀ. BERGAMO INSORGE, SCIOPERO A SCUOLA

- Non volevano che l'ex maestro accusato di abusi su alcuni suoi studenti tornasse libero e per questo stamattina non hanno mandato i figli a scuola: uno sciopero pressochè totale, quello alle scuole elementari e medie di Palosco, nella Bassa Bergamasca, ma che non ha influito sulla decisione, in realtà nel frattempo già presa, di prorogare gli arresti domiciliari per l'insegnante a un anno esatto dalla data del suo arresto. Decisione che, comunque, soddisfa i genitori dei bambini che, tra ieri e stamattina, avevano affisso fuori dalle scuole striscioni per protestare contro l'ipotesi che l'ormai ex maestro tornasse libero in attesa del processo. Una protesta dura, ma gridata solo attraverso gli striscioni.

L'ARRESTO. L'insegnante, 63 anni, era stato arrestato un anno fa con l'accusa di abusi su alcuni bambini delle elementari: violenze che sarebbero avvenute all'interno della scuola dove il maestro insegnava da tanti anni. Già ieri davanti alla Procura di Bergamo erano comparsi dei manifestini con foto e nome del maestro indagato e con la scritta 'Ricercatò. Oggi la singolare protesta alla scuola: anche il corpo docente, pur non potendo aderire allo sciopero per motivi contrattuali, ha espresso la propria solidarietà a genitori e bambini. Tra elementari e medie si sono presentati in classe solo 4 bambini su 300 (3 delle elementari e uno delle medie).

STRISCIONI. Quattro gli striscioni comparsi all'esterno delle elementari dai genitori: 'Giustizia!'; 'I bambini chiedono: perchè libertà?'; 'Il colpevole c'è: va punito orà; 'Per non dimenticare... 17 aprile 2012'. Due gli striscioni comparsi fuori dalle medie: 'Giustizia!' e 'Incubo senza fine, 17 aprile 2012'. L'insegnante sessantatreenne era stato arrestato in flagranza di reato proprio un anno fa: in seguito gli erano stati concessi i domiciliari in una struttura religiosa. I carabinieri avevano piazzato delle telecamere in un locale della scuola dove l'insegnante si appartava con i propri alunni: erano così state riprese scene inequivocabili. Proprio oggi si pensava scadessero i termini per la custodia cautelare e si credeva che lo 'storicò insegnante del paese sarebbe tornato libero, ma i domiciliari nei suoi confronti erano nel frattempo già stati prorogati.



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